CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Note in vetrina: Esperanza Spalding e Roberto Fonseca

30. ottobre 2010 – 00:02No Comment
Note in vetrina: Esperanza Spalding e Roberto Fonseca

Due album di due giovani talenti del mondo afro-latino. Il primo è firmato dalla ventiseinne cantante e contrabbassista nordamericana sanguemisto Esperanza Spalding, Chamber Music Society. Il secondo del pianista cubano Roberto Fonseca, Live in Marciac.

Solo 2 anni fa ha conquistato la scena jazzistica internazionale con l’omonimo Esperanza. Ora  la giovane contrabbassista, compositrice e cantante Esperanza Spalding, torna sul mercato discografico con una nuova produzione: Chamber Music Society (Heads Up – distr. Egea) .Che tra l’altro presenterà il 14 novembre all’ Auditorium Parco della Musica di Roma.

E’ un album  in bilico tra diversi generi e in cui la musica da camera fa un po’ bilanciere trattandosi di un omaggio al linguaggio colto  da parte di questa poliedrica sanguemisto dalla chioma afro. “Nella prima parte della mia vita artistica – dice Esperanza – ho suonato musica da camera con il violino. Così ho deciso di creare la mia versione di musica da camera contemporanea” che si mescola a jazz, fusion, worldmusic, bossa, tango, chacarera con un occhio attento nel combinare delicatamente i vari passaggi con la precisione da orologiaio. Tranne in qualche occasione il meccanismo funziona bene, ma non si può pretendere la perfezione dalla ventiseienne dell’Oregon. Un risultato alla sua portata che potrebbe raggiungere a breve se restringesse il terreno artistico in cui esprimere l’enorme potenziale in dotazione. Questa riserva non riduce l’apprezzamento per il talento di Esperanza e del suo terzo Cd+dvd, a cui hanno contribuito anche latinos: il cantante brasiliano Milton Nascimento, il pianista Leo Genovese e il percussionista Quintino Cinalli, entrambi argentini. (Al termine della pagina guarda il video)

Terzo album anche quello di Roberto Fonseca, che ci è appena pervenuto sul tavolo, e in via eccezionale l’abbiamo infilato nel lettore per un primo rapido ascolto; un album dall’impatto travolgente. “Live in Marciac” (Enja Records – distr. Egea), registrato nell’Agosto 2009 durante l’importante festival jazzistico che si tiene nella cittadina francese Marciac, offre dal vivo l’incommensurabile dimensione del talento del pianista-compositore cubano e del feeling con i suoi fedeli e strepitosi partner, cioè Javier Zalba alle ance, Omar Gonzalez al contrabbasso,  Rasmés Rodriguez alla batteria, Joel Hierrezuelo alle percussioni, tutti ottimi solisti.

Ciò che balza agli occhi subito è che pochi quintetti di latinjazz sanno esprimersi con tale intensità e il Dvd  mostra una performance di grandissimo virtuosismo  ma in cui convivono meravigliosamente tecnica, sensibilità musicale, fraseggio e swing afrolatino. Roberto è un fuoriclasse nel far cantare e ritmare lo strumento ma i suoi  sodali gli tengono testa. E tra questi, una nota di rilievo la merita Zalba – confondatore negli anni Novanta con Fonseca del gruppo Temperamento –  a nostro avviso il più completo e versatile sassofonista-clarinettista-flautista nell’ambito del jazz latino, della fusion  ma abilissimo anche nella classica. Questa eccellente produzione  ruota prevalentemente attorno al repertorio dei due primi album, Zamazu e Akokan, con una prova live davvero stupefacente (vedere per credere) che ha fatto impazzire il pubblico in più passaggi toccando l’apogeo al termine dell’omaggio a Cachaito: circa 5 minuti di applausi, commovente. E quando scorrono i titoli di coda del dvd vi renderete conto di essere stati rapiti per circa 90 minuti  dal mondo magico che ispira Fonseca e dal contagioso ritmo afrocubano.

Nel prossimo appuntamento  parleremo di altri album tra i quali  tre dell’etichetta World Village – distr. Ducale: Sonando Ya di Sierra Maestra; !Sin Rumba non hay Son! del Speteto Nacional Ignacio Piñeiro e Chucho’S Steps di Chucho Valdés & The AfroCuban Messengers. Poi Songlines/Night & Blue di Paolo Fresu 5tet (Tuk Musik) e Congo Classics 1955-1956 di Roots of Ok Jazz (Crammed Discs – distr. Materiali Sonori).

Gfg

L’immagine di apertura è ripresa da cd Latin Jazz, Putumayo.

Video di Esperanza Spalding:

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