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L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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“El Tero” Buschini, jazz con mate

17. marzo 2011 – 23:25One Comment
“El Tero” Buschini, jazz con mate

Carlos “El Tero” Buschini, contrabbassista e compositore argentino, di origine piemontese, è la colonna portante della musica argentina declinata a jazz che si ascolta in Europa, e prima di essere musicista è una persona gradevolissima e con una visione molto ampia del mondo.

Fino a qualche settimana fa non avevo avuto l’occasione e la fortuna di prestare  molta attenzione ai lavori di due brillanti quartetti, il Gaia Cuatro e il Cuarteto Rosamonte, in grado di provocare, fin dalle prime frasi musicali,  un forte impatto sull’ascoltatore  curioso di scoprire sonorità nuove nell’enorme mecato discografico. Un perno essenziale di questi gruppi è il contrabbassista argentino Carlos “El Tero Buschini”.

Raggiunto telefonicamente, con estrema gentilezza ci ha concesso  una chiacchierata a ruota libera , non sul bellissimo Cd Haruka di Gaia Cuatro  feat Paolo Fresu (Abeat Records  www.abeatrecords.com), ma su Con palo del Cuarteto Rosamonte, disco,  purtroppo difficile da reperire  ma non impossibile, meritevole di essere conosciuto per l’originalità di linguaggio espressa e che speriamo possa essere ristampato.

Carlos, partiamo dal nome del gruppo.

Rosamonte è la marca argentina più conosciuta del mate e questa erba viene prodotta in due maniere, con palo o senza palo, ossia integrale o meno. Tutto ciò deriva dalla tradizione degli indios Guaranì. Si beve molto nel sud del Brasile, Paraguay, Uruguay e Argentina. Ma non è solo una bevanda, tisana, è un piccolo rituale per stare assieme. Il mate prende nome dal suo contenitore, che originariamente era costituito da un zucca piccolina svuotata e seccata, con decorazioni esterne.  Oggi il mate è fabbricato con legno di qualità, lavorato al tornio e a mio avviso i migliori prodotti sono quelli uruguaiani creati con pelle all’esterno. La realtà del mate ha più linguaggi, in ogni paese vi sono usanze diverse su come prepararlo e assaggiarlo. Noi gringos,  argentini, quella de mia zona  di origine piemontese, lo beviamo zuccherato mentre per un uruguagio è inconcepibile.

E dopo questo relax a base di mate, parliamo del quartetto.

Con il titolo Con Palo e Rosamone abbiamo voluto giocarci un po’ su, ma Cuarteto Rosamonte, è un gruppo davvero serio, particolare.  Due fiati (sassofoni), non c’è nessun strumento armonico, percussione e basso. Un po’ come nel jazz. Un giorno ci siamo decisi di scrivere composizioni  ispirate al nostro folklore. Ad esempio Los Carnavales è l’unico pezzo non nostro ma del folklore tipico  dell’altipiano, con sonorità andine.  Ci sono molti elementi in comune con le altre musiche tradizionali vicine, il folklore peruviano, boliviano, cileno. Noi siamo fedeli alla nostra tradizione, ma la sposiamo con la modernità,  infatti in vari punti di un brano ci inoltriamo  nella musica contemporanea, nel jazz, improvvisiamo e sconfiniamo a volte nel free come hai avuto modo di farmi rilevare.

Mi incuriosice il tuo Gateando per la cantabilità e la ritmicità quasi calypsoniana, un brano che in sé porta una carica emotiva stupefacente in grado di riunire in poche note tutta la gamma linguistica e sonora di un continente.

Non è un calypso ma i linguaggi tradizionali a volte hanno punti di contatto. è un pezzo costruito sulla struttura del “el gato”, danza folklorica argentina. Melodie molto semplici, perfette, riconoscibili e piacevoli.

Dove si può trovare questo disco?

Non è in distribuzione ma io lo vendo in occasione dei miei concerti, è un progetto che piace e sono contento del tuo apprezzamento.

Mi vuoi ricordare i componenti del gruppo, che presumo completamente argentino.

Sì, sono tutti miei connazionali, io vivo qui in Italia, il batterista  a Madrid, un sassofonista sta a Parigi e l’altro a Colonia e ci siamo trovati alla Radio Svizzera appositamente per fare questo disco nel 2007. Il gruppo non esisteva e subito dopo a seguito dell’entusiasmo suscitato dal Cd abbiamo fatto un concerto a Lugano. Un lavoro a cui credo molto e dobbiamo rilanciarlo.

Ma tu collabori a più progetti, vuoi ricordarci quali sono i più importanti?

Sono numerosi ma ti ricordo il Cordoba Reunion, che dal nome capisci che proveniamo tutti dalla zona di Cordoba, mescoliamo tango, zamba, chacarera,milonga, jazz, poi Madre Tierra,  Tango Negro Trio con Caceres e  Russillo e quelli che hai citato sopra.

Per richieste del Cd Con palo, Cuarteto Rosamonte inviare mail a:el.tero64@gmail.com

Gian Franco Grilli

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