CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Eduardo Galeano: da Montevideo ad Asti

28. maggio 2011 – 23:23No Comment
Eduardo Galeano: da Montevideo ad Asti

La nona edizione della rassegna “A Sud di nessun Nord”   apre i battenti mercoledì 1 giugno 2011, ore 18.30, ad Asti con il primo appuntamento, Il saluto del viandante, e con un ospite di caratura mondiale. Infatti il via  sarà dato da uno dei pensatori più autorevoli, stimati e carismatici della letteratura e della cultura contemporanea: lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano. Per capire di cosa tratta questa importante manifestazione vi proponiamo un video promozionale e notizie sul  programma dell’evento.

Da Montevideo ad Asti passando per Barcellona, dove, alla commemorazione di Montalban, ha brindato “a tutte le passioni, a volte dolorose,  che indicano la strada e il senso al viaggio umano, all’umano andare, al vent del mon, il vento del mondo”, arriva in Italia l’autore del libro che Hugo Chávez in occasione del Vertice delle Americhe (aprile 2009  a Port of Spain -Trinidad & Tobago)  ha regalato a Barack Obama. L’autore del volume è Eduardo Galeano e il titolo Le vene aperte dell’America Latina, libro-denuncia firmato dallo scrittore uruguaiano circa quarant’anni fa. Infatti era il 1971 quando Galeano pubblicò per la prima volta questo volume sullo sfruttamento e il dominio del continente sudamericano nel corso dei secoli. Il dono di Chávez fece il giro del mondo con una una tale risonanza da far balzare ai primi posti nelle vendite di Amazon il saggio di Galeano,  giunto in Italia alla XV edizione (2009) e presente tra i titoli della collana “Continente Desaparecido” diretta da Gianni Minà per Sperling & Kupfer. Quella preziosa opera letteraria è un’analisi dettagliatissima delle cause del sottosviluppo in America Latina da cui discende una ovvia condanna, e senza mezzi termini, sul ruolo esercitato dagli Stati Uniti nell’ultimo secolo in quest’area. Ma andiamo a leggere qualche nota biografica sull’autore.

Nato nel 1940 a Montevideo (Uruguay), Eduardo Galeano ha vissuto in prima persona le travagliate vicende  degli anni Settanta del continente sudamericano. Avrebbe voluto fare il calciatore, ma intraprese molto giovane la carriera giornalistica, diventò direttore del quotidiano Epoca all’età di 28 anni; a seguito del  colpo di stato del 1973 in Uruguay viene imprigionato. Dopo il carcere è costretto a fuggire in Argentina, qui fonda la rivista Crisis ma il colpo di stato in Argentina del 1976 lo obbliga a scappare in Spagna, dove può dedicarsi finalmente alla scrittura: pubblica l’ottimo Giorni e notti di amori e di guerra, premessa alla trilogia Memoria del fuoco, prezioso affresco sulla storia dell’America latina dall’epoca precolombiana ai tempi moderni. Dal 1985 , con la fine della dittatura, è tornato a Montevideo, dove risiede tuttora.

Altri protagonisti dell’appuntamento astigiano saranno Paolo SollierPietro Cheli.

Paolo Sollier, calciatore professionista degli anni Settanta, ha militato in serie A, B e C; è anche scrittore ed è diventato famoso con Calci, sputi e colpi di testa (1976, n. e. Kaos Edizioni 2008) e Spogliatoio, con Paolo La Bua (Kaos Edizioni 2008).

Pietro Cheli, giornalista e scrittore milanese, collaboratore delle maggiori testate giornalistiche italiane sia cartacee che radiofoniche e on line, è autore del recentissimo Sono razzista ma sto cercando di smettere (Laterza 2010), scritto a quattro mani con Guido Barbujani.

Per maggiori informazioni sulla manifestazione (1-5 giugno) vai al sito nomadiestanziali.it

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