Cuba, Fidel e afrocubanjazz a DOCartoon
DOCarton – festival del documentario animato e del fumetto non fiction di Pietrasanta (Lu) ideato daT. Martinelli che ha chiuso i battenti il 30 settembre – ha presentato “Castro”, antemprima del disegnatore tedesco Reinhard Kleist, autore anche di “Habana”, diario di un soggiorno di quattro mesi a Cuba. Imperdibile poi Chico & Rita, fantastico lungometraggio d’animazione incentrato su una storia d’amore con sfondo La Habana e New York, gli anni Quaranta e Cinquanta e un colonna sonora di bolero, ballad, rumba, bebop e cubop . Il film (dedicato a Bebo Valdés) di F. Trueba, J.Mariscal e T. Errando ha riscosso successo in Spagna, Regno Unito e Francia. In Italia, il film non ha ancora trovato un distributore, peccato. Ma intanto qui puoi guardare il trailer e il film completo.
Sinossi:
La Habana 1948, il Tropicana (famoso cabaret), il Sans Souci e il Montmartre sono il pulsante crocevia di cultura latina, rumba e jazz afroamericano. E’ la decade del bebop ma l’era dello Swing si fa ancora sentire. Nei club avaneri sfilano Woody Herman, Cab Calloway, Sarah Vaughan, Nat King Cole, Frank Sinatra, Josephine Baker, Maurice Chevalier e bandleader locali come Bebo Valdès, Armando Romeu, Julio Gutierrez, Adolfo Guzman, Frank Emilio e Bola de Nieve. Il pianista Chico si innamora dell’affascinante cantante Rita, stringendo un sodalizio in cui vita e arte si intrecciano indelebilmente. Il successo tuttavia li separa: Rita diventa celebre a New York ma senza Chico, che avrà una sorte meno fortunata. Chico, privo di lavoro, ritorna a Cuba quando prende il potere la rivoluzione castrista che da quel momento vieta di suonare il jazz, arte ‘imperialista’, e Chico non capisce l’assurdità cui si porrà rimedio solo a partire dalla fine del Settanta. Chico & Rita riaccende le luci sulla fertilità culturale meticcia della Cuba dell’epoca batistiana, offre un coerente quadro storico-sociale e artistico, mostra l’epoca d’oro della musica cubana, fatti tragici come l’uccisione ad Harlem del conguero cubano Chano Pozo e incontri che cambieranno poi il corso del jazz nordamericano. Dentro questa ‘location’ si muove la love story , apparentemente impossibile ma a lieto fine e con i caratteri roboanti dei cubani. Stupenda la colonna sonora curata dall’ultranovantenne Bebo Valdés (padre del pianista Chucho) che comprende brani di Thelonious Monk, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, bolero e canzoni latine come Besame Mucho, Sabor a Mi, El manisero, bolero con accento flamenco di Estrella Morente e il tutto esprime l’estro artistico di Chico, che nella vita reale si riferisce in parte a Bebo. A curare il dialogo tra musica e immagini è Tono Errando, che firma il film assieme a Javier Mariscal e al maestro del cinema spagnolo e premio Oscar Fernando Trueba, regista anche, e tra l’altro, di Calle 54.
Guarda il trailer in spagnolo:
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il film completo lo puoi vedere qui