CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Idee da regalare: pensieri latini

13. dicembre 2011 – 00:21No Comment
Idee da regalare: pensieri latini

IDEE DA REGALARE. Tra pochi giorni è di nuovo Natale e arriva un anno Nuovo. Evitiamo il solito bla bla bla e andiamo direttamente a proporvi le nostre idee intelligenti, ossia libri di argomento o di autori latinoamericani. Poche idee, ma buone .  Ecco i titoli  delle nostre strenne: SemanaTutto in una settimana /romanzo di S. Martínez Daniell; Eterna Giovinezza Vivere 120 anni/saggio di R. Coler; Fidel Castro /biografia non autorizzata di G. Lupi; Lussuria –La casa dei Budda beati/romanzo di J.U. Ribeiro; L’Amante di Fidel Castro /romanzo – di E. Manet; Prima della fine di E. Sabato; I fantasmi di C. Aira; Scende da una battaglia sotterranea di R. Fogwill /Memoria di un’infamia di L. Cacho.

Dal lunedi alla domenica nella testa di Esteban Tellier, il protagonista assoluto di questo romanzo atipico, scorre un portentoso fiume di parole, pensieri, sogni, speranze, intuizioni, sentimenti, ricordi, ironia, cultura, saggezza, scetticismo, tolleranza, passioni, inutilità. Insomma in questo spasmodico viaggio lungo una settimana il nullafacente Esteban non riesce e impedirsi di pensare e di essere al centro di situazioni a volte grottesche, molto improbabili da incontrare nella realtà e soprattutto quando la sua ex-moglie, di cui è ancora innamorato, gli trova un lavoro. Quando poi  Tellier in questo impiego avventuroso scopre che il suo ruolo di manager è quello di non fare nulla si sente una persona soddisfatta. Semana – Tutto in una settimana di Sebastian Martínez Daniell (Leone editore). Non è un romanzo classico, che si legge d’un fiato. Niente affatto, richiede concentrazione per assaporare la straordinaria e caotica fantasia di quest’uomo  che muove tutto il racconto e i vari eclettici personaggi. A volte può sembrare il Manuale del perfetto Idiota, ma Semana è un’opera letteraria davvero originale , un esercizio intellettuale quello dell’autore argentino Martinez Daniell comunicato con  un linguaggio di primissimo livello.

Quando da noi superiamo la sessantina appaiono i primi acciacchi con segni di decadimento fisico,  nel paesino ecuadoriano di Vilcabamba questi segnali arrivano quarant’anni dopo e a novant’anni questi nonnetti sono ancora sessualmente attivi. Arrivano a centoventi, centrotrenta e anche centoquarant’anni con una vita spericolata come direbbe Vasco (bevendo alcolici, mangiando in modo sostanzioso e fumando come turchi e tabachci poco convenzionali) senza aver bisogno d’aiuto, continuando a lavorare e senza nessuno che si prenda cura di loro. E tante altre situazioni paradossali e poco spiegabili scientificamente sono alla base di questi traguardi raggiunti da questi immortali ecuadoriani. Come fanno? Beh, il mistero di questa valle situata a 1500 metri di altitudine ce lo svela il medico e scrittore argentino Ricardo Coler in queste bellissime pagine di Eterna Giovinezza – vivere 120 anni (Edizioni Nottetempo). Da leggere e da regalare a tutti, proprio a tutti, appassionati o meno di culture latinoamericane, per  conoscere questa terra protetta da energia divina, una miniera di longevità.

Fidel Castro è sempre stato un uomo brillante, erudito e colto. Oratore spigliato che  esprimeva concetti  importanti con proprietà di linguaggio,  travolgente e coinvolgente con i  suoi interlocutori. Un vero e  proprio capo di grande personalità e  magnetismo capace di  ipnotizzare le masse e ricevere consensi. Ha ricevuto un’educazione cattolica, ma in vita  sua si é comportato nei modi più  assurdi nei confronti dei culti  religiosi, arrivando a vietarli dopo il  trionfo della rivoluzione  e rinchiudendo preti e santéros nelle famigerate  UMAP (veri e  propri lager per antisociali). Dagli anni Ottanta in poi Fidel si è riavvicinato alla religione, prima alla teologia della liberazione e poi piano piano alla Chiesa ufficiale, e la visita di Papa Giovanni Paolo II  all’Avana  ha rappresentato un evento storico. La lettura di questa biografia non autorizzata di Fidel Castro scritta dal versatile scrittore Gordiano Lupi (A.Car edizioni) rappresenta anche uno strumento per ripassare la storia cubana degli ultimi sessant’anni e alcuni fatti di politica internazionale che hanno visto il leader maximo e la sua rivoluzione sfidare i potenti del mondo, l’imperialismo.

Lussuria -La casa dei Budda beati è il titolo del romanzo dello scrittore baiano João Ubaldo Ribeiro uscito la prima volta nel 2006 per Cavallo di Ferro e ora riproposto in edizione tascabile da Beat Edizioni (www.beatedizioni.it). Con un sottotitolo che recita …Sotto L’Equatore il peccato non  esiste capite dove ci vuole portare questo testo che fa parte della famosa serie sui Sette Peccati Capitali (gli altri oltre lussuria, sono superbia, gola, ira, invidia pigrizia e avarizia) promossa dalla casa editrice brasiliana Objetiva. Mentre i  giornali annunciano che Ribeiro sta scrivendo un libro sulla  lussuria, lo scrittore riceve un manoscritto. E’ la storia di CLB, una donna di  68 anni di Rio de Janeiro che nella sua vita non ha avuto freni inibitori rispetto ai piaceri del sesso. Impudico e provocatore, il grande maestro della letteratura  brasiliana con questo testo sembra voler denunciare l’ipocrisia che si annida in gran parte della società. Un dubbio ci rimane: l’anziana signora sarà esistita veramente o è solo fantasia dell’autore? Siamo al solito dilemma che deve sciogliere il lettore.

E leggendo L’Amante di Fidel Castro di Eduardo Manet (Leone editore) vi troverete di fronte a un dilemma analogo a quello appena descritto, cioè se la signora che va a letto con il leader maximo è la storia vera di una donna o anche qui uno stratagemma letterario. L’autore nell’intervista che potrete leggere su Micaribe.it sostiene di aver “conosciuto questa signora, ammalato di cancro, durante una mia visita a Madrid”.  Ci crediamo? Diciamo di sì. L’amante è una ragazzina diciasettenne, di famiglia benestante di Camagüey che con l’aiuto della coetanea Dolores decide di mettersi dalla parte dei ribelli in lotta contro la feroce dittatura di Fulgencio Batista. Sulle montagne della Sierra Maestra la biondina di buone maniere incontra l’eroe affascinante Fidel a cui regala la verginità in una notte di passioni amorose. Poi la sua vita diventa un eterno calvario. Delusione, decadimento psicologico, , sofferenza, tristezza, nostalgia, menzogne, odio e amore non l’abbandoneranno più. Un tormento che si trasforma, che cerca nuove strade e terminerà solo con la morte.

Poiché è Natale eccovi un volumetto uscito l’anno scorso per i tipi de Il Foglio Letterario: Alejandro Torreguitart Ruiz, Il canto di Natale  di Fidel Castro. L’autore (tradotto da Gordiano Lupi) rivista il canto natalizio di Charles Dickens e compone un apologo politico e sociale sulla Cuba contemporanea. Fidel Castro riceve la visita di Che Guevara che annuncia la venuta di tre spiriti: Camilo Cienfuegos, Arnaldo Ochoa ed Elvis Manuel. Ognuno di loro ha un compito ben preciso e tutti e tre devono far capire a Fidel dove sta sbagliando e come può migliorare il futuro della sua terra. Il libro contiene preziosi inediti in lingua italiana di Heberto Padilla (Calderon, non era questo il mio sogno…), Yoani Sánchez (Riguardo miti, mitomani e altre affabulazioni) e José Martí (Una monella di nome Nené).

E infine un trittico di autori argentini che hanno inaugurato il catalogo di SUR edizioni e di cui parliamo in altra parte del portale. Prima della fine di Ernesto Sabato intreccia memorie familiari (la morte del figlio Jose Federico, l’amore per Matilde), eventi storici (la dittatura argentina) con le passioni della sua vita: la politica, la fisica, la letteratura e la pittura. I Fantasmi di César Aira amalgama con equilibrio una narrazione quasi iperrealistica, sprazzi di humour e atmosfere cariche di suspence che rendono questo romanzo divertentissimo e indimenticabile ambientato nel caldo asfissiante di Buenos Aires. Scene da una battaglia sotterranea di Rodolfo Fogwill racconta la guerra di chi non combatte per la patria o per un ideale, ma per la mera sopravvivenza: un gruppo d’imboscati dell’esercito argentino vive sottoterra, in condotti scavati tra le pietre e il fango delle Falkland e barattano con il nemico informazioni sensibili in cambio di sigarette, zucchero e cibo in scatola. E scoprirete cosa significa pichiciegos, che è anche il titolo dell’edizione originale.

Chiudiamo questa passerella libraria con il volume  della tenace giornalista messicana Lydia Cacho intitolato Memorie di un’infamia (Fandango). Che denuncia l’orrore di pedofili potenti e impuniti per gli abusi sessuali commessi su minorenni e racconta una vita sempre sotto minaccia per smascherare uomini corrotti e mafiosi, che vanno oltre il Messico.

GFG

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