Mario Monti: Passarono di qui
Il volume pubblicato da Odoya edizioni illustra con parole e immagini duecento anni di vita e guerre degli indiani d’America del Nord. Squarci della vita, dei costumi e della lunga lotta intrapresa dalle tribù Sioux, Apache, Comanche, Cheyenne contro i militari simbolizzati dal Generale George Custer.
Diciamolo subito, non è il del presidente del Consiglio, ma un omonimo il Mario Monti che ci regala la sua ricostruzione (frutto di oltre cinque anni di ricerche) su Duecento anni di vita e guerre degli Indiani d’America, sottotitolo dell’interessante PASSARONO DI QUI, corposa opera pubblicata dall’editore bolognese Odoya, una giovane e vivace casa editrice con un catalogo di spessore. L’autore (scomparso nel 1979, eche per molti anni fu anche direttore dell’editore Longanesi) con questo libro che ritorna sul mercato librario ci accompagna nei territori sconfinati degli Stati Uniti e del Canada dove avviene lo scontro tra bianchi e pellerossa, tra colonizzatori e nativi, una pagina simile a quella vissuta secoli prima, e forse ancora più crudele, e scritta con il sangue indigeno di Tainos, Siboney, Arawak, Caribi, le popolazioni indigene a sud del Rio Bravo. E’ una storia lunga di origini anglosassoni che non possiamo affrontare qui, ma che varrebbe la pena confrontare con il comportamento aggressivo di spagnoli e portoghesi nel Nuovo Mondo. Ma torniamo al nostro Monti, scrittore, studioso ed editore. Le fittissime 540 pagine di Passarono di qui potrebbero benissimo essere riassunte dal pensiero sintetico e tagliente della guida Kelso quando dice che «La storia di questi indiani? … la si racconta in un minuto… Sì, guerre, battaglie, massacri e migliaia e migliaia di personaggi spesso molto differenti l’uno dall’altro, ma dal principio fino alla fine gli elementi fondamentali sono sempre due: il loro incontro con i bianchi e la proprietà della terra.» Tuttavia lo scout bianco Joshua Kelso si presta a chiarirci tutti gli episodi accompagnandoci dentro animatissimi scenari, tra cavalli, pony, bisonti, teepee, Colt, Winchester, frecce, pellerossa leggendari e noti come Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Alce Nero, Nuvola Rossa, Buffalo Bill, le tradizioni Apache, Cheyenne, Sioux, Comanche, Arapaho, i militari Sheridan, Tecumesch, Custer. Una storia romanzata, per la verità non scorrevolissima, che invece richiede molta attenzione al lettore per assemblare la miriade di informazioni storiche, culturali e paesagistiche. Utilissime per i neofiti dell’argomento le illustrazioni distribuite lungo il testo e le pagine in appendice con glossario e elenco di nomi indiani, molto efficaci. Un volume che aiuta a capire pagine decisive della storia moderna e utilissime per capire molti conflitti ancora presenti nel pianeta scatenati da quanto ricordava Joshua Kelso poc’anzi, la proprietà della terra. Una curiosità in più per i nostri lettori è riscoprire il nostro connazionale Giovanni Martini che fa il trombettiere con Custer, ma prima lo era di Garibaldi e che qua e là fanno capolino anche alcuni messicani, come il trombettiere Pedro Figueroa o Romero, unitosi in matrimonio con una donna cheyenne. Per dire che sono diversi i colori culturali presenti in quest’incontro-scontro sviluppatosi tra Canada e Stati Uniti.