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Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Colombia: passi per stoppare il conflitto armato con le Farc

3. settembre 2012 – 15:07No Comment
Colombia: passi per stoppare il conflitto armato con le Farc

Juan Manuel Santos, presidente della Colombia, e i guerriglieri delle Farc stanno dialogando per cercare la fine del conflitto armato in corso da cinquant’anni. Un primo incontro esplorativo si è svolto all’Avana. Il 5 ottobre a Oslo è in programma un nuovo meeting ‘sponsorizzato’ da Cuba, Venezuela e Norvegia.

Juan Manuel Santos, da quando si è insediato al Palacio de Nariño di Bogotà, sta preparando un percorso per tentare di giungere a un dialogo concreto con i guerriglieri delle Farc per arrivare all’auspicabile pace in Colombia, dopo cinquant’anni di conflitto tra l’esercito nazionale e i movimenti della guerrigilia, Farc e Eln. Prima si è riavvicinato diplomaticamente a Cuba e  Venezuela, eppoi  Santos assieme ai leader di questi due governi latinoamericani  ha richiesto un tavolo di trattativa. Infatti le prime esplorazioni si sono tenute all’Avana e il prossimo incontro avrà luogo a Oslo con la mediazione della Norvegia.  Ma non sarà un cammino facile, poiché il terreno del dialogo è minato da sabotatori come l’ex-presidente Alvaro Uribe, che vorrebbe sconfiggere i guerriglieri con le armi. Tuttavia l’entusiasmo che si è creato nell’opinione pubblica  colombiana  spinge in favore di Santos (ex ministro durante la presidenza Uribe) per compiere passi importanti verso la pace.  Sono moltissimi i colombiani di sinistra che mentre all’inizio simpatizzavano con le lotte della guerriglia,  oggi (ma forse anche da ieri l’altro, si fa per dire) considerano inutile questo braccio di ferro armato. E per diversi motivi, tra cui, il principale, è  il coinvolgimento delle Farc con  il narcotraffico. Ma questo,  alcuni colombiani – da noi intervistati- non lo mandano giù perché ritengono che non sempre il fine giustifichi i mezzi. Che dire:  hanna ragione.

In questo quadro sfilacciato i contendenti si sono resi conto che i tempi sono cambiati  e che questa lotta è anacronistica. Quindi, dialogare e convivere in pace è certamente meglio che continuare a vivere nella paura, nel terrore di attentati e sequesti, sotto le leggi delle armi e di uomini in divisa.

Se prevarrà il buon senso e la ragione,  il Paese potrebbe così riacquisire la credibilità e la fiducia che attualmente gli sono negate da moltissime nazioni, e non sempre con buoni motivi; gli interscambi commerciali e culturali potrebbero beneficiare dell’esigenza di aria pulita, non inquinata dalle mitragliette. A partire dal settore del turismo, poco sviluppato e  che invece ha tantissimo da offrire ai mercati sudamericani e europei.

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