JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Crossroads 2013: viaggio nel jazz dal 28 febbraio al 25 maggio

2. febbraio 2013 – 15:34No Comment
Crossroads 2013: viaggio nel jazz dal 28 febbraio al 25 maggio

Nel cartellone della XIV edizione della meravigliosa manifestazione Crossroads, che sin dalla sua origine ha trovato nel viaggio tra gli stili del jazz il giusto parallelo alla sua formula itinerante, ci saranno anche grandissimi protagonisti del latin jazz, dal Brasile a Cuba, dall’Argentina a Portorico: Hermeto Pascoal (nella foto), Gonzalo Rubalcaba, Chucho Valdés & Afro-Cuban Messengers, Miguel Zenón, Javier Girotto, Natalio Mangalavite. E anche la vocalist-chitarrista “tosco-brasiliana” Barbara Casini che interpreterà il repertorio di Gilberto Gil.

Crossroads, rappresenta un evento culturale unico. Incomparabile. E non solo nel panorama italiano. Nel mondo infatti non esiste  (almeno, a noi non risulta) un progetto paragonabile a questo che ha il merito di offrire, allo stesso tempo, il meglio dell’attualità del jazz mondiale e di far scoprire la bellezza di tanti piccoli teatri emiliano romagnoli purtroppo ancora poco noti al grande pubblico. Merita rilevare anche che in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo – e dove impera la forbice di tagliare sulla cultura – il nuovo tour di Crossroads 2013 offrirà un vero programma di jazz, ossia un cartellone coerente con il fenomeno artistico che si vuol rappresentare, e distinguendosi dalle sempre più numerose rassegne (e purtroppo il vizietto ha contagiato anche qualche testata) che per far cassetta propongono minestroni musicali sotto la bandiera del jazz con gli evidenti rischi di confusione per chi si avvicina per la prima volta al mondo del jazz. Ogni etichetta, di qualsiasi prodotto, deve essere sempre chiara e trasparente! E Crossroads opera in tal senso, una cosa naturale. Che dire, una magia che nasce dalla competenza, dall’etica e dalla determinazione dell’ottima Sandra Costantini (direttore artistico) e dall’equipe eccellente di comunicatori e organizzatori che l’affiancano in questa avventura che ci auguriamo abbia lunga vita. Dopo questa premessa, doverosa da parte di chi scrive, della redazione MiCaribe, e in nome degli appassionati di afrolatinjazz, di seguito potrete leggere in dettaglio il progetto Crossroads 2013- Jazz & altro in Emilia Romagna.

Gian Franco Grilli

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Un festival lungo tre mesi, ma anche 270 km: tale è l’estensione, lungo la via Emilia, della regione Emilia-Romagna, che verrà percorsa in ogni direzione dalle decine di concerti della quattordicesima edizione del festival Crossroads. Una manifestazione musicale che sin dalla sua origine ha trovato nel viaggio tra gli stili del jazz il giusto parallelo alla sua formula itinerante.

Il lungo percorso musicale di Crossroads 2013 prenderà il via il 28 febbraio e proseguirà sino al 25 maggio. Il programma della grande kermesse jazzistica, conterà oltre quaranta serate di musica dal vivo nei grandi e piccoli centri urbani della regione. Questa notevole quantità di spettacoli permetterà di dare spazio ai nomi più noti del panorama italiano e internazionale ma anche di portare sulla ribalta festivaliera gli artisti emergenti più interessanti del momento.

Crossroads 2013 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.

Sarà la tromba di Enrico Rava, sostenuta dal pianoforte di Giovanni Guidi, a eseguire le note inaugurali di Crossroads 2013, il 28 febbraio al Teatro De André di Casalgrande.

Rava tornerà poi a essere protagonista del cartellone di Crossroads in versione orchestrale assieme al Parco della Musica Jazz Lab il 14 aprile a Imola (Teatro dell’Osservanza), dove eseguirà “Lester!”, sua ultimissima creazione in omaggio a un trombettista a lui particolarmente affine: Lester Bowie.

Un tripudio di trombe e ottoni sarà poi quello offerto da Paolo Fresu col suo nuovo gruppo Brass Bang!: il trombettista sardo incrocerà il suo strumento con quelli di Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas (Imola, 21 aprile).

Un tocco esotico sarà portato dal gruppo del polistrumentista Hermeto Pascoal (foto di apertura), icona della musica brasiliana, da lui profondamente influenzata nel corso di una carriera lunga oltre cinquant’anni (Rimini, 24 marzo, Teatro degli Atti). Aria di tropici anche il 24 aprile a Piacenza (Conservatorio “G. Nicolini”) con l’esibizione in solo di uno dei pianisti più suadenti della scena internazionale: il cubano Gonzalo Rubalcaba (foto a destra).

La chiusura di Crossroads si terrà al Teatro Asioli di Correggio e sarà affidata a due formazioni altamente rappresentative del jazz italiano: i dodici scatenati Sousaphonix del trombonista Mauro Ottolini, un artista che quest’anno ha raccolto i frutti di una inarrestabile ascesa, vincendo il referendum Top Jazz come migliore musicista italiano dell’anno, oltre a salire sul podio di numerose altre categorie (24 maggio), e il quartetto Yatra del contrabbassista Enzo Pietropaoli (il 25).

Un momento speciale di questa edizione di Crossroads si avrà in maggio, quando il suo cartellone ospiterà per la prima volta al proprio interno Ravenna Jazz. Lo storico festival ravennate, che festeggia quest’anno la quarantesima edizione, cambia infatti la propria collocazione stagionale, svolgendosi in primavera. Ravenna Jazz entra quindi in sinergia con Crossroads, proponendo un programma assai più ampio che nelle sue ultime stagioni, una sequenza ininterrotta e ricca di concerti e seminari dal 3 al 12 maggio (al Teatro Alighieri, al Teatro Rasi e in vari club e locali della città), con ospiti di prima grandezza.

Il programma concertistico di Ravenna Jazz 2013 sarà aperto il 4 maggio da Chucho Valdes, superlativo esponente del pianismo cubano, con i suoi Afro-Cuban Messengers (foto a sinistra), e si concluderà il 12 maggio con il quartetto della star del sax tenore Joshua Redman. In mezzo a queste date, si troveranno quotidianamente concerti di notevole spessore e attrattiva: il quartetto dello storico sassofonista Pharoah Sanders (il 5); il trio dagli ampi orizzonti espressivi formato da Franco Ambrosetti, Uri Caine e Furio Di Castri (il 6); il quartetto del giovane e prodigioso sassofonista Mattia Cigalini (il 7); le performance in solo del trombonista Gianluca Petrella e del beatboxer Alien Dee, che durante la giornata terrà anche un seminario (l’8); il quintetto internazionale del sassofonista Rosario Giuliani, con Joe Locke al vibrafono (il 9); le “Microlezioni di Jazz” ideate da Filippo Bianchi, che farà anche da voce narrante, e musicate da Paolo Fresu e martux_m (l’11). A tutto ciò si aggiunge anche il workshop di canto che la magistrale interprete statunitense Rachel Gould terrà il 3 maggio.

Numerosi altri concerti andranno a formare il lungo e articolato itinerario musicale di Crossroads 2013. Quelli già definiti lasciano intuire che la nuova edizione del festival darà ampio risalto alle voci femminili. Un notevole cast di cantanti sbarcherà infatti sui tanti palcoscenici sin dal mese di marzo, a partire dal trio “Barato Total” di Barbara Casini (foto a sinistra), la cui inesauribile esplorazione della musica brasiliana toccherà in questa occasione il repertorio di Gilberto Gil (Cesenatico, 2 marzo, Teatro Comunale). Arriveranno poi due artiste che hanno definito lo standard vocale del jazz italiano dagli anni Ottanta a oggi: Tiziana Ghiglioni, in un inedito trio in omaggio a Duke Ellington (Massa Lombarda, l’8, Sala del Carmine) e Ada Montellanico in duo col chitarrista Francesco Diodati (Solarolo, il 21, Oratorio dell’Annunziata). In rappresentanza della più intensa vocalità afroamericana ci sarà Cheryl Porter, col suo quartetto (Argenta, Teatro dei Fluttuanti, il 15). Chiara Pancaldi, con il suo quintetto (Massa Lombarda, il 22), è invece un’ammirevole rappresentante delle nuove voci che stanno affiorando sulla scena italiana in questi anni. Ma anche il jazz strumentale avrà i suoi momenti privilegiati, come nel caso dell’esibizione dello spumeggiante duo tromba-pianoforte formato da Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello (Longiano, Teatro Petrella, il 14) e dei tre concerti a Castel San Pietro Terme (“Cassero” Teatro Comunale) con il travolgente trio BassDrumBone del trombonista Ray Anderson più la performance in duo della danzatrice Teri Jeanette Weikel con il percussionista Michele Rabbia (il 16) e l’incontro tra gli Improplayers e Michele Rabbia (il 17).

Nel mese di aprile sul versante cantanti si aggiungeranno la voce camaleontica di Cristina Zavalloni, con la Radar Band (Lugo, 19 aprile, Teatro Rossini), e quella funambolica di Maria Pia De Vito, che rispolvererà in trio il suo omaggio alle canzoni di Joni Mitchell (Russi, il 20, Teatro Comunale). Tra gli altri protagonisti di aprile si distinguono il trio elettrico del batterista Roberto Gatto (Modena, La Tenda, il 4), il trio che affianca la voce di Peppe Servillo, i sax di Javier Girotto (foto) e il pianoforte di Natalio Mangalavite (Russi, il 15) e il duo formato dall’asso del trombone Gianluca Petrella e dall’intenso Giovanni Guidi (Dozza, Teatro Comunale, il 5). Sempre a Dozza, il 6 si esibiranno nella stessa serata il duo che riunisce il sassofonista Carlo Actis Dato e il chitarrista Enzo Rocco e la produzione originale «If I Had My Way I’d’ve Been A Killer», omaggio alla canzoni e all’impegno civile di Nina Simone; doppio spettacolo anche il 7, con un incontro in duo tra il bandoneonista Carlo Maver e il chitarrista Giancarlo Bianchetti, oltre al Ciranda Quartet con la vocalist Letizia Magnani.

Tornerà poi Fabrizio Bosso, questa volta assieme a Marco Tamburini, come co-leader di un quintetto con due trombe in omaggio a Woody Shaw (Rimini, l’11). Il mese di aprile si chiuderà con un vero e proprio festival nel festival che si svolgerà al Jazz Club Torrione San Giovanni di Ferrara. Ne saranno protagonisti il trio Triveni del trombettista Avishai Cohen (il 27), il quartetto Rayuela co-diretto dal sassofonista Miguel Zenón (foto  a sinistra) e dal pianista Laurent Coq (il 29), il nuovo quartetto del chitarrista Kurt Rosenwinkel (il 30): tre concerti che, anche in coincidenza con la Giornata Internazionale del Jazz Unesco, coinvolgeranno talenti jazzistici provenienti da Stati Uniti, Porto Rico, Israele, Francia.

Nel programma del mese di maggio si preannuncia un appuntamento di grande attrazione con una delle più famose band dell’ondata jazz-rock anni Settanta, gli Area, riunitisi dopo tre decenni (Correggio, 16 maggio). Correggio diventerà un vero crocevia del jazz italiano e non solo durante questo mese: sul palco del Teatro Asioli sfileranno infatti i gruppi dei giovani talenti che più stanno facendo parlare di sé. Si inizierà con una tre giorni dedicata al pianista Enrico Zanisi, come leader ma anche come membro di gruppi altrui: ascolteremo il quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli (il 17), il trio di Zanisi (il 18), Zanisi in piano solo (il 19, di mattina) e il quintetto del batterista Alessandro Paternesi (il 19, di sera). Il 20 arriverà il chitarrista Francesco Diodati, con il suo visionario quartetto Neko, mentre il 21 toccherà al quintetto statunitense El Portal.

Foto: di Kevin Yatarola (Hermeto Pascoal)

di Gian Franco Grilli (Gonzalo Rubalcaba, Chucho Valdés & AfroCuban Messengers, Javier Girotto, Barbara Casini)

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