Colombia “libre”, stop a sciopero e libera la via Panamericana
Alle 5 del mattino dell’8 marzo – e dopo 12 giorni di scioperi e manifestazioni, con blocchi stradali sulla Panamericana e altre arterie che attraversano il Paese- finalmente arriva l’accordo tra Governo e Cafeteros, i coltivatori di caffè. E il paese ricomincia a respirare nuovamente dopo giorni di grande tensione sociale.
La durezza di questo sciopero non ha precedenti simili in Colombia e purtroppo si sono registrati alcuni decessi di pazienti per l’impossibilità di trasportarli e superare i blocchi. Ciò è avvenuto a Huila e Tolima. Dopo trenta ore di trattative alle 5 del mattino finalmente è stato siglato il patto nella città di Pereira.
Entrambi i rappresentanti delle parti in causa, Angelino Garzón (nella foto), vicepresidente della Repubblica e Guillermo Gaviria, leader dei Cafeteros, si sono dichiarati soddisfatti per i risultati raggiunti. I produttori di caffè riceveranno contributi per un anno dal Governo così da riequilibrare le loro economie peggiorate negli ultimi anni sia per gli alti costi di produzione che per la riduzione dei prezzi sul mercato internazionale. Inoltre ora, si dovranno prendere misure economico-politiche per ridare fiato al peso colombiano rispetto al dollaro, che da sempre la fa da padrone e che ha influito pesantemente in questo settore.
Foto: Gian Franco Grilli