Bebo Valdés, adiós al re del batanga e padre dell’afrocubanjazz
Il mondo del jazz e della musica cubana piangono la scomparsa di Dionisio Ramón Emilio Valdés Amaro, cubano, pianista, compositore e direttore d’orchestra, conosciuto come Bebo Valdés. E’ scomparso all’età di 94 anni in Svezia, e non in Spagna, dove invece aveva trascorso gli ultimi anni a Benalmádena, Málaga. Da tempo era affetto da Alzheimer.
Un paio di anni fa si era trasferito a Malaga anche il figlio più famoso di Bebo, ossia il grandissimo pianista Chucho Valdés, che aveva deciso di stare il più vicino possibile al padre novantenne, e in queste ultime stagioni assieme hanno realizzato speciali duetti pianistici che passeranno alla storia. Infatti le performance di questo binomio cubano di pianoforti hanno quel non so che di magico, di spirituale, di quella magia afrocubana che ha sempre ispirato la musica di Bebo e naturalmente quella di Chucho.
Circa due settimane fa i figli dell’ultima moglie di Bebo, la svedese Rose-Marie Perhson (tra l’altro scomparsa nella scorsa estate), avevano riportato l’ultranovantenne pianista a Stoccolma, città dove ha vissuto oltre quarant’anni prima di andare a godersi un po’ dell’ultimo sole in Spagna. E stando ad alcune agenzie sembra che la scelta di riportare Bebo nella capitale svedese sia stata presa non bene da Chucho. Ma qui si aprirebbe un’altra pagina, dolorosa, quella della diaspora e di famiglie cubane spaccate a metà, una pagina triste iniziata dopo il trionfo della Rivoluzione Cubana, nel 1960 quando il musicista lasciò l’Avana e non vi ritornò mai più. Chucho e Mayra (la figlia, vocalist) anni fa mi fecero capire che stavano pensando a una grande reunion musicale famigliare, ma quasi impossibile farla a Cuba, perché Bebo aveva sempre detto che non avrebbe messo piedi nell’Isla finchè non fosse caduto il castrismo.
Negli anni Cinquanta Bebo era certamente uno dei musicisti e jazzisti più importanti di Cuba, l’inventore del batanga “un ritmo di afrocuban jazz – mi disse Chucho Valdés in un’intervista apparsa su Musica Jazz – che impiegava, oltre alle congas e i timbales, anche i tamburi batá. Un sound fantastico, il più avanzato di quel momento, una band di 25 elementi e quindi con costi elevati. Non era musica commerciale e i discografici non se la sentirono di andare oltre cha-cha chá e mambo – di moda in quegli anni – e così il batanga non decollò. Nei miei progetti (con Irakere e altri formati – ndr) non l’ho mai incorporato per rispetto verso mio padre che ne è il creatore…“. E Chucho sostiene inoltre che: “Nel 1952 mio padre registrò la prima jamsession, anche se con finalità commerciali, nella storia della musica cubana“. Infatti Irving Price, proprietario di un negozio di dischi all’Avana quando imperava il capitalismo, dietro invito del produttore statunitense Norman Granz (in visita alla capitale cubana) fece registrare dall’etichetta Panart dei classici del jazz. Alla fine della session con i brani in scaletta rimaneva un po’ di spazio per completare il disco e allora i musicisti incominciarono a descargar, a improvvisare su un tema libero: nacque così Con Poco Coco, la prima jam session registrata nella storia della musica cubana. Anni dopo, il contrabbassista Cachao dichiarò che la paternità assoluta della descarga era sua, e allora apriti cielo…
Bebo Valdés, nato il 19 ottobre del 1918 e deceduto venerdì 22 marzo 2013, è stato comunque uno dei pilastri fondamentali della musica cubana (ha suonato con Ernesto Lecuona, Mario Bauzà, Benny Moré e tantissimi altri grandi dell’epoca d’oro dei ritmi di Cuba) e tra i padri fondatori del jazz cubano. Vi invitiamo, pertanto, a ricordarne la memoria, riascoltandolo in alcuni video postati su Youtube, mentre suona Con Poco Coco, Lagrimas Negras, Junto Para Siempre o altri suoi successi. Oppure nei documentari del regista spagnolo Fernando Trueba cui Bebo ha partecipato: “Calle 54” e “Chico y Rita”. O ancora ammiratelo nei video inerenti le sue musiche combinate al canto flamenco (El Cigala, Colina) e suggeriti al termine del lungo articolo-omaggio apparso su El Pais. Cliccare qui
Chi scrive e i lettori di Micaribe.it esprimono le più sentite condoglianze ai famigliari del grande Maestro.
Adiós Bebo.
Gian Franco Grilli
(MiCaribe.it)
P.S. Intanto vi segnalo questi video: La Comparsa, duo piano con il figlio Chucho;
e qui accompagnando artisti del Brasile come Carlinhos Brown e Marisa Monte: