Yoani Sanchez: “Forse non potrò più uscire da Cuba” …
… dopo il rientro del suo giro internazionale per raccontare i diritti negati a Cuba. Il tour che durerà 80 giorni è iniziato alla fine di febbraio dal Brasile, poi Messico, Usa. Ora è in Olanda, poi andrà in in Spagna, in Italia (20 aprile) e in altri paesi europei prima di varcare nuovamente l’Atlantico per ritornare all’Avana.
L’autrice cubana del blog “Generación Y” ha già fatto scatenare i sostenitori del governo dell’Avana che l’accusano di essere contradditoria e finalmente di aver gettato la maschera incontrando i rappresentanti dell’estrema destra cubano-statunitense (nella foto di apertura insieme a Marco Rubio e Bob Menéndez) favorevoli al Bloqueo verso Cuba, l’anacronistico embargo che dura da mezzo secolo e condannato dalla Comunità internazionale, ma gli Usa non ne vogliono prendere atto.
Oggi a L’Aia la blogguera cubana ha affermato “che sospetta che una volta ritornata a casa dopo il tour internazionale ci sono 80% di possibilità di non poter più uscire da Cuba”. Sappiamo tutti come stanno le cose in quel paese, ma francamente questa dichiarazione sembra un processo alle intenzioni del governo cubano, oppure lei ha elementi concreti per sollevare dubbi circa la possibilità di ottenere nuovi permessi per andare oltre l’isola.
Secondo Yoani Sanhcez le autorità cubane le hanno concesso il permesso di uscire perché dentro l’Isla gli costa “un prezzo politico troppo elevato” e forse “hanno pensato che”lasciandomi uscire forse rimarrei all’estero”. Queste dichiarazioni sono state raccolte dall’agenzia Efe durante un dibattito su un documentario della regista svizzera Bárbara Miller in cui si affronta la mancanza di libertà in diversi paesi. In “Voci Proibite”, il titolo del filmato, si mette a fuoco il lavoro di denuncia e di lotta per la libertà e i diritti negati intrapreso da tre donne blogger che vivono esperienze abbastanza simili, anche se in contesti politici molto differenti tra di loro: oltre alla cubana Yoani, la iraniana Farnaz Seifi y e la cinese Zeng Yingjan. La giornalista cubana sta cercando appoggio dai governi internazionali per chiedere un cambio politico a Cuba e aprire alla democrazia parlamentare, alla libertà di stampa.