Bolivia: pellegrinaggio a Vallegrande per il “Che”
“Il Che parla ancora: dove la tragedia è mito”. Questo è il titolo dell’interessante reportage di Alessandro Oppes (Il Fatto Quotidiano, 13 maggio 2013) sul paesino boliviano, dove nel 1967 fu esposto il cadavere di Ernesto Che Guevara, ora luogo di pellegrinaggio impegnato per rendere omaggio al guerrillero heroico.
Il Fatto Quotidiano, assieme a Il Manifesto e a pochissimi altri giornali italiani, è uno dei pochi mezzi di informazione che continua a tenere ben aperta una finestra sul Mondo offrendo servizi, inchieste e reportage di giornalisti che scarpinano (e non stanno dietro scrivanie) per documentare con la massima obiettività possibile di storie, personaggi e luoghi lontani, tra cui l’America Latina.
E’ il caso dell’ampio e approfondito reportage, pubblicato ieri nel paginone Esteri del Fatto, del giornalista Alessandro Oppes (già collaboratore di Repubblica) che ci racconta del pelligrinaggio impegnato per rendere omaggio al Che che si registra nel paesino andino di Vallegrande dove il 9 ottobre 1967 fu esposto il cadavere del guerrigliero argentino-cubano. Un ottimo ripasso della storia raccontata nel nuovo contesto politico che si vive in Bolivia e in America latina. Sull’intricata vicenda della scomparsa del guerrillero heroico – e del conflitto scaturito all’Avana a seguito del trasferimento delle spoglie del “Che” nel mausoleo di Santa Clara, Cuba – Oppes aveva già scritto in passato sulle colonne di Repubblica.
Foto di apertura: Osvaldo Salas.