a Ravenna Festival, rock “sinfonico”, jazz e pop
Tre grandi serate attraversano il programma di Ravenna Festival 2013 e i generi musicali che dal rock ‘sinfonico’ all’easy listening portano al jazz che a sua volta si fonde con il pop. Il Pala De André, alle ore 21, accoglierà in stretta successione tre celebrità della musica internazionale: sabato 15 giugno, STEVE VAI (foto) & Evolution Tempo Orchestra; sabato 22, BURT BACHARACH e domenica 30 giugno, ENRICO RAVA con un omaggio a Michael Jackson.
Anche i non aficionados del rock, con Steve Vai (15 giugno) potranno scoprire una dimensione del tutto insospettabile dell’orchestra sinfonica. Trasmesso in diretto da Rai Radio2, Steve Vai’s String Theories, seconda tappa di un tour italiano di sole tre date, sarà un concerto colmo di sorprese e virtuosismi estremi, che proporrà i pezzi più famosi di uno dei migliori chitarristi nella storia del rock, completamente rivisitati in chiave classica, accompagnato dai 50 strumentisti della Evolution Tempo Orchestra diretta da George Natsis.
Chitarrista, autore e produttore americano, di origini italiane, Steve Vai ha venduto in tutto il mondo oltre 15 milioni di album e vinto 3 Grammy Awards. Allievo di Joe Satriani, esordisce come chitarrista di Frank Zappa nella cui band ha militato per due anni, dal 1980 al 1982. Successivamente inizia la sua carriera solista, con la pubblicazione nel 1984 del primo album autoprodotto “Flex-Able”. Fino all’ultimo lavoro “Alive In An Ultra World” (2001, Epic), ha composto in tutto 8 album solisti. Vai ha collaborato (in studio e in tour) anche con Public Image Ltd., Alcatrazz, David Lee Roth, Whitesnake, ed è membro del G3. Nel 1999 ha dato vita alla sua etichetta di registrazione, Favored Nations.
Mentre molti musicisti possono essere facilmente catalogati in una singola categoria, la visione musicale di Steve Vai non è classificabile (di pochi giorni fa, ad esempio, un suo sorpredente omaggio ai 100 anni de Le Sacre du Printemps di Stravinsky!). Da più di 20 anni sulla scena musicale, Vai continua ad utilizzare sfrenati virtuosismi e talento appassionato per esplorare lo spettro delle emozioni umane, dando vita ad un sound unico, differente da ogni altro, sempre in equilibrio tra abilità tecnica e fraseggio poetico.
Sul divano di casa per una piacevole lettura e sullo sfondo la sua musica riprodotta fedelmente dall’ultimo hi-fi o in auto viaggiando di notte su un interminabile autostrada ad ascoltare gli intramontabili “Magic Moments”, “Raindrops Keep Fallin’ on my Head”, “Trains And Boats And Planes”, “I’ll Never Fall In Love Again”, “Are You There With Another Girl”, “I Say A Little Prayer”….o al Pala De André, per una serata in compagnia dell’originale, inossidabile Burt Bacharach (22 giugno) una carriera che abbraccia sei decenni e uno degli autori più celebri e rispettati del panorama musicale che per l’occasione sarà accompagnato dall’Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma.
Il repertorio di Burt Bacharach – 48 successi da Top 10, nove Numeri 1 e oltre 500 composizioni – continua ad ottenere riconoscimenti discografici e ad offrire intramontabili modelli creativi. Il suo pubblico abbraccia diverse generazioni e vede l’artista come uno dei più grandi compositori di ogni tempo, con una personalità da eroe carismatico che gli ha consentito di superare i limiti generazionali. Ha vinto 3 Oscar, 6 Grammy e insieme a Hal David (scomparso lo scorso anno) ha scritto alcuni fra i più acclamati brani nella storia della musica tout court.
Quando si pensa alla sua musica si pensa a interpreti d’eccezione come i Beatles, Dionne Warwick, Aretha Franklin, Tom Jones, Elvis Costello (ma anche ai nostri Mario Biondi, Chiara Civello o Karima); a jazzisti del calibro di Stan Getz e Wes Montgomery, che hanno conferito il rango di standard galcuni tra i grandi successi di Bacharach.
Ma a Ravenna potremo ascoltare anche l’ultimo Bacharach, che lo ha visto comporre per il re dell’R&B Ronald Isley e incidere l’ultimo capolavoro, At This Time realizzato dopo anni di silenzio. in collaborazione con autorevoli artisti quali il re dell’hip-hop Dr Dre, Denaun Porter e Prinz Board dei Black Eyed Peas.
Il jazz incontra il pop, anzi il re del pop! Enrico Rava On the Dance Floor (30 giugno) sarà un grande omaggio alla musica di Michael Jackson e al segno indelebile che ha lasciato nella storia della musica d’intrattenimento e dello spettacolo.
“Tutto è nato il 25 giugno 2009 dopo uno stupendo concerto di Ornette Coleman – racconta Rava –…Più tardi, mentre esausti ma felici camminavamo verso i camerini e il pubblico continuava ad applaudire, qualcuno ci ha detto che poco prima era morto Michael Jackson. Fino a quel momento avevo avuto rapporti molto marginali con la sua musica e del personaggio conoscevo solo le stranezze e le maldicenze da gossip. Nei giorni seguenti radio e televisione trasmettevano di continuo video e brani del King of Pop. Poi di colpo la sua musica ha cominciato ad attrarmi in modo irresistibile. Forse a darmi il colpo di grazia è stato il riff contagioso di “Smooth Criminal”, sta di fatto che da un certo momento in poi Michael Jackson ha invaso la mia vita… Un artista completo, assoluto, perfezionista. Un genio… A questo punto ho sentito la necessità di immergermi nella sua musica mettendoci qualcosa di mio. Ho trovato in Mauro Ottolini il complice ideale per lavorare sugli arrangiamenti. La band non poteva che essere il PMJL – Parco della Musica Jazz Lab”.
Poesia, melodie leggere, momenti di introspezione si fondono in un emozionante gesto d’amore, We Want Michael. Enrico Rava, veterano del jazz, fa scoprire le bellezze nascoste e l’insospettata complessità della musica di Michael, due mondi “lontanissimi” riescono a intrecciarsi per un evento straordinario, un omaggio che mantiene però intatta la personalità del grande trombettista italiano, analogamente a quanto accadde per la geniale “rilettura” di Miles Davis di Time After Time di Cindy Lauper.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org