Toque batá e rumba all’Imparato, poi cala il sipario del MIS
Tra canti yoruba, toque batá, rumba e accenti senegalesi intrecciati con grande abilità dal percussionista “napol/afrocubano” Giovanni Imparato si è concluso domenica 16 giugno il Music Italy Show 2013. Tra le oltre 100 esibizioni musicali, che hanno animato la tregiorni del quartiere fieristico bolognese, alcune sono state dedicate ai ritmi e alla tradizione afrolatin. Poche per la verità , ma buone. (+Video)
Infatti gli appuntamenti afrolatin in programma hanno catturato l’attenzione del pubblico intervenuto per ammirare alcuni dei più autorevoli ‘ambasciatori’ del ritmo afrocaraibico in Italia, i quali hanno saputo coinvolgere e dialogare con i presenti mediante il tradizionale “chiamata e risposta”, essenza delle musiche di matrice africana e tra queste ovviamente quelle dell’area centro-sudAmericana.
Tra gli artisti di scuola afrocubana, certamente il più atteso era il cantante-percussionista-ballerino Giovanni Imparato, che ha offerto una intensa performance in solo nell’arroventato Palco 1. Domenica alle ore 18.10, con un sole ancora accecante, la temperatura è schizzata ancora più in alto quando il bravissimo “napoletano/afrocubano” ha intonato, prima, un paio di canti rituali agli Orishas della Santeria sottolineati dal ritmo penetrante del tamburo batá e, successivamente, impostata la clave, ha sfoderato sulle congas un piccolo repertorio da manuale con formidabili pattern di rumba.
Durante la rassegna, vi sono stati altri momenti interessanti con situazioni musicali in qualche punto declinate in chiave latin e in cui hanno saputo farsi apprezzare i multipercussionisti Massimo Carrano, Carlo Marzo e il drummer Gaetano Fasano.
Abbiamo potuto seguire le performance di questi musicisti grazie alla collaborazione di DRUMSETMag, l’autorevole mensile italiano dedicato alla batteria e alle percussioni, e alla cultura del ritmo.