JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Cile: la storia di VIOLETA PARRA in un film

13. luglio 2013 – 15:02No Comment
Cile: la storia di VIOLETA PARRA in un film

Violeta Parra Went To Heaven è un film che racconta la vita di una grande artista della musica e della parola: la cilena Violeta Parra, voce di impegno e di protesta,  che rifiutava la musica commerciale e per il fatto di smascherare i finti paradisi promessi dalla società era stata emarginata. Così dimenticata che il 5 febbraio del 1967 (e non 1957 come scritto sulla stampa in questi giorni) si toglie la vita. Una voce che fa la differenza in America e nel mondo. (Recensione+trailer+ Gracias a la Vida).

Nata il 4 ottobre del 1917 a San Carlos, Nuble, cittadina del centro sud cilenao, Violeta Parra ha scritto, cantato, dipinto, ricamato, e scolpito e diffuso il folklore popolare cileno, protestando, denunciando e condannando l’ingiustiza sociale. Un’icona latinoamericana musicale e poetica, la prima esposta al Louvre, protagonista dal romanzo Violeta Parra Went To Heaven (Violeta se fue a los cielos) di Ángel Parra, nelle nostre librerie con il titolo di Violeta Parra è andata in cielo (Casini Editore, luglio 2013) al quale si ispira il film omonimo di Andrés Wood, pronto a celebrare l’icona, l’artista poliedrica e la donna divisa tra talenti e tormenti.

La storia dell’icona e della donna che parte e torna al tenda-teatro de La Reina, una sorta di “Universidad del Folklore” che accoglie ricordi e storie, insieme al viaggio dall’infanzia povera alla maturità tormentata, di una donna con due matrimoni, un grande amore, tante passioni, quattro figli, e molteplici opere.

Un viaggio alla scoperta di segreti e paure, gioie e frustrazioni, la ricerca di antiche canzoni e ballate popolari nei paesini delle Ande, il gruppo teatrale itinerante,l’impegno politico con i comunisti, il grande amore turbolento per il musicista, musicologo e antropologo svizzero Gilbert Favre, che con lei imparò a suonare in modo superbo la kena.

Il nome di Violeta e la sua più nota canzone, Gracias a la vida (grazie alla vita), fanno ritornare alla mente di chi scrive una pagina importante del Novecento, un mondo di tradizioni e cultura ricco di trovatori dell’America latina, cuatro, charango, cueca, palladores, tonada, corrido, bolero, la Nueva Canción Chilena, la canzone protesta, Bob Dylan, libri  come La canzone  popolare in America, Trovatori dell’America Latina, ma anche La Chitarra e il potere (Savelli editore), Victor Jara e Daniel Viglietti (entrambi Los Juglares Edizione Jucar) e tanti altri ricordi. Ma intanto bisogna andare a vedere il film VIOLETA PARRA Went To Heaven. (Gfg)

Il film.  Vincitore del Sundance Film Festival 2012, del Premio Fipresci come miglior Film al Guadalajara Mexican Film Fest 2012, del Premio Mayahuel a Francisca Gavilàn come Miglior Attrice al Guadalajara Mexican Film Fest 2012, del Premio del Pubblico come Miglior Film al Festival del Cinema Latino Americano a Tolosa, e della Menzione speciale a Francisca Gavilàn come Migliore Attrice al Lima Latin American Film Festival.

video-canzone “Gracias a la vida”:

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