Cile: trionfa la socialista Michelle Bachelet, presidente del Cile (2014-2018)
La socialista Michelle Bachelet, la prima donna come Presidente di uno stato in America Latina, nell’anno 2006, – candidata di una coalizione di centro-sinistra (Nueva Mayoria), come da previsioni ha sconfitto la sfidante della destra Evelyn Matthei (Alianza) con oltre 25 punti di scarto: 62,5% circa contro il 37,5%. Salirà nuovamene sulla sedia presidenziale dall’11 marzo 2014. (video discorso)
Oltre 13 milioni gli aventi diritti al voto, ma soltanto poco più di 5,2 milioni hanno votato, circa il 40%. E’ il primo caso di rielezione per un secondo mandato dati tempi di Alesandri Palma (1920-1925 e 1932-1938). La candidata della Alianza, Evelyn Matthei, ha riconosciuto la sconfitta dichiarando che “Michelle sarà la prossima presidente del Cile… e le auguro il miglior successo per il prossimo Governo. E nessuno che ami il Cile può volere il contrario”.
Nata a Santiago il 29 de septiembre del 1951, pediatra, separata, tre figli, ha ereditato l’impegno politico dal padre, il generale de Aviazione Alberto Bachelet, morto a 51 anni per le torture subite dopo essere stato arrestato il giorno del golpe fascista di Pinochet poiché era rimasto fedele al presidente socialista Salvador Allende. Michelle e la madre hanno trascorso alcuni anni in esilio, prima in Australia e poi nella Repubblica Democratica Tedesca, prima di rientrare in Cile nel 1979 dove ha completato gli studi di medicina.
Il discorso pronunciato al termine dello spoglio elettorale si è concentrato in particolare sull’impegno di ridare dignità ai cittadini creando le condizioni per la crescita sociale e culturale a partire dall’educazione pubblica gratuita: “L’educazione non si deve più basare sul lucro”. Ma anche la salute pubblica dovrà essere uno degli obiettivi importanti del nuovo governo. Infine bisogna lavorare per un’assemblea costituente, ossia riformare la Costituzione coinvolgendo la società civili, le organizzazioni di massa.