CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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America Latina… in rassegna (1 febbraio 2014)

4. febbraio 2014 – 00:21No Comment
America Latina… in rassegna (1 febbraio 2014)

Queste sono alcune delle più interessanti notizie “latinoamericane” pubblicate nei giorni scorsi sulla stampa nazionale: dall’Argentina alla Colombia; dal Cile al Messico.

Argentina/L’Argentina cambia idea per superare la crisi. Il 24 gennaio il governo di Cristina Fernandez ha annunciato che gli argentini potranno comprare i dollari. Un provvedimento opposto rispetto a quelli adottati dal 2011  a oggi…. Il 22 gennaio il peso ha subito la svalutazione più forte degli ultimi dodici anni rispetto al dollaro. (Internazionale, 31/01- 06/02/2014)

Argentina/ Gli orrori argentini raccontati come La Vita è Bella. Gli occhi di un bambino guardano la barbarie dei desaparecidos in un libro (Kamchatka di Marcelo Fugueras, L’asino d’oro) che può ricordare il film di Roberto Benigni. (Il Venerdì di Repubblica,  Lara Crinò, 31/01/2014)

Brasile/In Brasile scoppia la protesta dei rolezinhos. Da dicembre gruppi di ragazzi, in maggior parte poveri e della periferia, si ritrovano nei centri commerciali della classe media per socializzare. E chiedono di non essere discriminati (Internazionale, 24/01-30/01/2014)

Cile/Valparaiso, tra i colli e il mare, il buen retiro di Neruda. Bagnata dall’oceano ha avuto il titolo di Patrimonio dell’Umanità per la sua baia e la sua storia. Ogni vicolo ricorda le poesie di Pablo, ha il gusto dei “mariscos cileni” e mette allegria (F. Marietti, La Repubblica,  Viaggi Lo Zoom 29/01/2014)

Colombia/Il bambino Márquez secondo la sua tata. Magdalena Bolaño, quasi centenaria, rievoca l’infanzia del Nobel (García Marquez) omaggiato all’Hay festival di Cartagena de Indias, la città del Caribe colombiano il cui centro storico coloniale, Ciudad Amurallada, è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. (J.Ruiz Mantilla – La Repubblica, 1 febbraio 2014)

Messico/Legittima autodifesa. Il 27 gennaio il governo federale del Messico e  cittadini di Michoacan, che avevano imbracciato le armi per combattere il cartello della droga dei Caballeros templares, hanno raggiunto un accordo per legalizzare i gruppi di autodifesa. “L’accordo dimostra l’incapacità – scrive La Jornada – dello Stato di farsi carico della sicurezza pubblica”.

Messico/ Spariti nel nulla. Nel 2011 Israel Arenas Durán è scomparso. La famiglia ha denunciato il coinvolgimento della polizia e del cartello degli Zetas. Negli ultimi anni i desparecidos messicani sono stati migliaia e il governo (di Enrique Peña Nieto) non fa niente.   Dal 2006 al 2012 le vittime sono state più di 60.000. (Internazionale, 31/01-06/02/2014 – reportage)

Spagna/Camarón – Il principe del flamenco. Reportage alle radici di un mito gitano (José Monge Cruz, alias Camaron), ma non solo. Si parla anche dell’anniversario della Leyenda del Tiempo  di cui è uscita una nuova versione per la Universal. (Il Venerdì di Repubblica, 31/01/2014- Marco Cicala)

Cile-Perù: Nuovi confini. Con una sentenza della Corte Internazionale di giustizia delle Nazioni Unite cambia la frontiera marittima tra i due paesi concedendo in particolare al Perù il 70% del territorio marittimo rivendicato.

Nicaragua/ Il parlamento di Managua ha approvato il 28 gennaio una modifica alla Costituzione che permetterà al presidente Daniel Ortega di ricandidarsi alle elezioni del 2016.

El Salvador/Elezioni presidenziali. Il 9 di marzo andranno al ballottaggio el izquierdista Salvador Sánchez Cerén, Sinistra,  e Norman Quijano, candidato della destra. Sanchez Cerén, del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (Fmln), ha totalizzato 1.305.462 voti (48,93%) dallo scrutinio di 10.372 urne (99,3%) delle 10.445 in totale, mentro  Quijano, della destra Alianza Republicana Nacionalista (Arena) ha ottenuto 1.039.275 voti (38,95%). Al terzo posto si è fermato l’expresidente Antonio Saca (2004-2009) con 305.294 voti (11,44%).

Costa Rica/ I due candidati alle  elezioni presidenziali che andranno al ballottaggio del 6 aprile prossimo sono per il centrosinistra Luis Guillermo Solis e per la destra Johnny Araya. Il compito più difficile per entrambi tentare di convincere il 31% che si è astenuto domenica scorsa.

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