Venezuela: López a Ramo Verde ed è caos
Il leader dell’opposizione venezuelana Leopoldo López è detenuto nel carcere militare Ramo Verde dal 18 febbraio e Barack Obama, dal Messico dove si trova per un vertice, condanna la violenza e chiede al presidente venezuelano Maduro di liberare le persone arrestate durante le manifestazioni contro il governo di Caracas. Che aveva già accusato gli Usa di sostenere questi gruppi fascisti, e ora rincara la dose: “non accettiamo ingerenze”. E’ caos totale anche sulle cifre: chi dice 6 e chi 4 i morti a seguito degli scontri.
L’ultima vittima degli scontri tra manifestanti, composti da studenti e oppositori al governo di Maduro, è Génesis Carmona, ventitre anni, miss Turismo dello Stato di Carabobo nel 2013. La ragazza era stata colpita alla testa da un proiettile ed era stata subito trasportata in ospedale da due soccorritori in moto, entrata in coma è morta nelle ore successive.
Leopoldo López “ è in prigione (a Ramo Verde, nello stato centrale di Miranda -ndr) perchè è un fascista e così tratteremo anche gli altri suoi complici” delle violenze scatenate alle manifestazioni di tipo fascista di questi giorni. Sono parole del presidente bolivariano, chavista, Nicolas Maduro, pronunciate durante il discorso in diretta tv. Leopoldo López – ex sindaco di Chacao, un piccolo municipio ad est di Caracas- leader dell’opposizione e di Volontà Popolare si è consegnato martedì 18 febbraio alle forze di polizia sostenendo di non aver commesso nessun reato. Il governo invece lo accusa di omicidio e istigazione alla violenza nelle proteste antigovernative e di promuovere iniziative per favorire un colpo di Stato. Rischia sino a 10 anni di carcere.