CROSSROADS 2014: Latin Mood e latinos
Nei prossimi due appuntamenti, entrambi di giovedì, si parla latino, ma solo nel secondo si suona LATIN. Infatti il trio della sassofonista cilena Melissa Aldana – che si esibirà il 17 aprile alla Tenda di Modena – trae ispirazione esclusivamente dal jazz newyorkese contemporaneo. Il 24 aprile, invece, al Teatro Comunale di Russi (Ra), ci sarà un concerto di pura energia ritmica afro-latina con il sestetto Latin Mood di Fabrizio Bosso e Javier Girotto.
Il primo appuntamento si terrà Giovedì 17 aprile, Modena, La Tenda, ore 21:30.
In pedana MELISSA ALDANA CRASH TRIO .Melissa Aldana – sax tenore; Pablo Menares – contrabbasso; Francisco Mela – batteria, voce.
Melissa Aldana, nata in Cile nel 1988, inizia a studiare musica sotto l’influsso del padre Marcos, musicista assai noto in patria. L’incontro con Danilo Perez, nel 2006, ebbe conseguenze assai proficue per la giovanissima musicista: il celebre pianista le procurò un’audizione al Berklee College of Music, dalla quale Melissa se ne uscì con una borsa di studio. La tenorsassofonista cilena si fece notare già durante gli anni di studio a Boston, grazie a una collaborazione con Greg Osby. Dal 2009 Melissa vive a New York e appartiene già alla scena jazz che conta: ha condiviso il palco con musicisti come Benny Golson, George Garzone, George Coleman, Francisco Mela, Antonio Sanchez. A ulteriore conferma del suo particolare talento, nel 2013 è arrivata la sua vittoria alla Thelonious Monk Competition: Melissa è la prima sassofonista donna a raggiungere questo traguardo. Grazie alle sue sorprendenti prove musicali, la Aldana è già un modello per le nuove generazioni che si stanno formando in quella palestra di musica che è New York. Nel suo stile esecutivo come nelle sue composizioni pare non esserci frattura tra la grande tradizione sassofonistica e la contemporaneità. Se ne hanno abbondanti prove nei due dischi registrati per l’etichetta Inner Circle di Greg Osby: Free Fall (2010) e Second Cycle (2012).
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Il secondo appuntamento invece è per
Giovedì 24 aprile, ore 21.00, Teatro Comunale – Russi (Ra)
FABRIZIO BOSSO & JAVIER GIROTTO LATIN MOOD
Fabrizio Bosso – tromba; Javier Girotto – sax soprano, sax baritono; Natalio Mangalavite – pianoforte, tastiere, voce; Luca Bulgarelli – basso elettrico; Lorenzo Tucci – batteria; Bruno Marcozzi – percussioni
Non è superfluo notare che si tratta dell’unico concerto di Latin Jazz nel programma della 15° edizione di Crossroads. Pertanto gli appassionati di questo particolare linguaggio musicale e culturale non possono farsi sfuggire questa occasione. E ora la scheda del gruppo.
Tango, milonga, chacarera, candombe, bossanova, bolero-feeling, cha cha, conga e… naturalmente jazz. Questo in estrema sintesi il mix del repertorio di stili entro cui spazierà Latin Mood, il sestetto a doppia leadership: Fabrizio Bosso & Javier Girotto. Questa formazione italo-argentina indagherà dentro la ricca tradizione dell’ afro-latinjazz, linguaggio che oggi, è bene ricordarlo, va oltre i confini del jazz afrocubano fino a qualche tempo fa ritenuto l’unico, o quasi, depositario della fonte del latin jazz. Pertanto siamo in presenza di una tavolozza di sonorità incredibile. Per l’occasione, il sestetto presenterà buona parte del loro secondo, e ultimo, lavoro discografico Vamos (Schema ,2012) in cui svettano su tutti lo spumeggiante sax del cordobese Javier Girotto (che gioca in casa, si fa per dire) e la scalpitante tromba del fuoriclasse Fabrizio Bosso, talento indiscusso che si destreggia in maniera superlativa anche su tempi afro-latini. E non è una cosa scontata farlo con spirito giusto. Se Bosso e Girotto, sono il cuore dei Latin Mood, certamente l’anima è rappresentata dal vitalissimo tastierista (e vocalist) argentino Natalio Mangalavite, mentre il motore che muove il progetto viene è alimentato dall’energia ritmica macinata da jazzisti di vaglia come Luca Bulgarelli, al basso, Lorenzo Tucci, batteria e Bruno Marcozzi, percussioni. Le performance dal vivo dei Latin Mood sono contagiose dalla prima all’ultima nota per la loro capacità di rinnovarsi e di accompagnare lo spettatore nello spazio di un brano dalle tinte suadenti della bossa al dinamismo della rumba cubana, dalla delicatezza del tango al brio della chacarera al romantico sabor sottolineato dal martillo del bolero latino.