CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Brasile … in musica “A testa in giù!”

28. luglio 2014 – 20:41No Comment
Brasile … in musica “A testa in giù!”

L’album “A testa in giù! (de cabeça para baixo), pubblicato dall’etichetta Egea, è un viaggio all’interno delle musiche brasiliane spesso rilette in chiave jazz condotto dal virtuoso clarinettista perugino Gabriele Mirabassi in compagnia di un originale e foltissimo ensemble, l’Orquestra A Base de Sopro de Curitiba diretta da Sérgio Albach. Il concerto che viene qui proposto è nel duplice formato: audio e video.

“L’intento estetico principale dell’Orquestra A Base De Sopro (OABS) è quello di eseguire il repertorio popolare brasiliano nei suoi differenti formati, dalla musica d’autore più sofisticata a quella da ballo, da “gafieira”. Dal 2003 abbiamo lavorato con uno o due ospiti all’anno, sempre con l’obiettivo dello scambio e del perfezionamento. Per questo abbiamo sempre scelto musicisti che hanno una importante esperienza di lavoro con la musica popolare brasiliana per orchestra, come, tra gli altri, Itibere Zwarg, creatore dell’Ochestra Familia Itibere, Nailor Proveta, direttore della Banda Mantiqueira, Roberto Sion, direttore dell’orchestra giovanile Tom Jobim dell’Università Libera di Musica di San Paolo. Nel 2008 ho assistito ad un concerto a Curitiba del compositore e chitarrista Guinga, in duo col clarinettista italiano Gabriele Mirabassi. Con una carriera internazionale consolidata, questo virtuoso del clarinetto impressionò il pubblico sia con la sua tecnica strumentale perfetta, sia con la profonda conoscenza della musica brasiliana. Mirabassi, quando entrò in contatto con  la cultura del Brasile, la sua musica, la sua “gente”, cominciò a studiare a fondo di che si trattava, ne rimase incantato, studiando anche la lingua portoghese scritta e parlata (che sta dominando con maestria). Tutto questo coinvolgimento portò Gabriele ad essere un grande interprete e divulgatore della nostra musica in giro per il mondo. Quando l’ho invitato ad insegnare all’Oficina di Musica Popular Brasileira di Curitiba, il clarinettista italiano (che è di una umiltà estrema) all’inizio era riluttante, sostenendo di non saper suonare come un vero brasiliano. Per chi abbia avuto la possibilità di ascoltarlo è evidente che questo non ha il minimo fondamento! Dopo aver finalmente accettato il primo invito, la nostra amicizia e collaborazione si sono consolidate, così fu naturale invitarlo come unico (almeno fino ad ora) ospite internazionale dell’orchestra, non solo come solista ma anche come compositore. Fu un incontro difficile da descrivere a parole. L’empatia con i musicisti, il repertorio scelto, gli arrangiamenti, le prove, tutto si è svolto nella più per-fetta armonia, una vera e propria comunione. Mi fa piacere ricordare come una delle cose più difficili durante i concerti fosse riuscire a mantenere la concentrazione dei musicisti dopo gli assoli di questo musicista geniale. Tutti si fermavano ad ascoltare le sue improvvisazioni, che vanno dalla sensibilità per le poche note al virtuosismo senza mai eccedere, come pochi solisti internazionali sanno fare nella nostra musica. Con tutto questo cospirando a favore, non potevamo non registrare in audio e video i concerti fatti insieme. Tutti si sono superati e ne è venuto fuori un concerto memorabile che ora può essere condiviso con tutti voi grazie alla collabarazione dell’Egea, che ringrazio per la fiducia che ha riposto nel nostro lavoro”. (Sérgio Albach)

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