CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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MESSICO: I NARCOS DI WALL STREET

3. ottobre 2014 – 17:05One Comment
MESSICO: I NARCOS DI WALL STREET

Ore 13.30,  una fila lunga oltre 100 metri di ragazzi e ragazze in attesa di entrare al Teatro Comunale di Ferrara per assistere al dibattito “I Narcos di Wall street, i rapporti tra cartelli della droga e alta finanza”. Relatori tre giornalisti: la messicana Lydia Cacho, David Rieff, statunitense e Ed Vulliamy, The Guardian. Ha introdotto e moderato l’incontro Piero Melati de Il Venerdì.

Si è trattato di un incontro di grandissima importanza dove si è analizzato il gravissimo fenomeno  che intreccia droga, finanza e criminalità organizzata a livello internazionale. Ma in particolare il dibattito si è focalizzato sulla gravissima situazione che si registra in Messico e in Colombia. E la giornalista più autorevole per affrontare la tematica non poteva che essere la coraggiosa Lydia Cacho (nella foto) con la quale hanno dialogato gli altri colleghi presenti sul palcoscenico.

La Cacho ha ricordato che negli ultimi anni in Messico sono stati assassinati  75 giornalisti e di cui 15 erano suoi strettissimi amici. Che dire, fare il giornalista e combattere le mafie del narcotraffico in Messico è un mestiere rischiosissimo, come lo è stato e lo è ancora, anche se il fenomeno è diminuito, in Colombia.

Un pubblico foltissimo e molto attento ha seguito questa prima importante iniziativa latinoamericana nell’ambito di Internazionale. Domani, sabato 4 ottobre, altri due incontri da non perdere. Il dibattito FOTO DI GRUPPO, DAL VENEZUELA ALL’ARGENTINA, DOVE VA LA SINISTRA, alle ore 14 presso il Teatro Comunale.  Poi alle 16.30 al Ridotto del Teatro, Senza Paura, la lotta di una giornalista messicana per i diritti delle donne e dei bambini: Lydia Cacho intervistata da Omero Ciai, giornalista de La Repubblica.

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