JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Latin in “Juice” di Medeski-Scofield-Martin & Wood

21. novembre 2014 – 19:13No Comment
Latin in “Juice” di Medeski-Scofield-Martin & Wood

Le foto e il video che seguono si riferiscono al concerto  che per noi significa il calo del sipario del Bologna Jazz Festival poichè non vedremo i due concerti ancora in cartellone. Comunque è stato lo spettacolo più esaltante e sorprendente per i nostri gusti afrolatin,  ampiamente rappresentati nel progetto Juice del quartetto Medeski- Scofield-Martin & Wood. Grande musica  con tantissimo swing e ritmo trascinante per circa 90 minuti.

Il concerto di John Medeski (piano-organo)- John Scofield (chitarra el.)- Martin (batteria e perc.) & Chris Wood (basso e c/basso), al Teatro Duse, 20 novembre,  è stato senza dubbio, in tutto il Bologna Jazz festival 2014,  quello dove più di ogni altro hanno fatto capolino ritmi e sonorità latin e afrobeat, tanto che se il chitarrista Scofield, bravissimo , avesse lavorato più melodicamente i brani ci avrebbe portato per alcuni istanti pari pari dentro l’universo sonoro di Carlos Santana. Tra i brani di chiusura sono “comparsi” poi anche i Doors. Le doti di Scofield mi erano già note e invece poco sapevo del trio con il batterista-percussionista Billy Martin e John Medeski, piano e organo, Chris Wood, basso el. e c/basso. Meritevole di segnalazione il drumming di Martin, che si destreggia ottimamente anche con pandeiro, tamburi a cornice in generale e piccole percussioni. Medeski con l’organo è formidabile dal punto di visto ritmico e nella ricerca degli impasti. Insomma,  è stato il concerto jazz più ritmico e “ballabile” della rassegna felsinea, che termina sabato 22 novembre con The Swallow Quintet, Unipol Auditorium. Che dire ancora: a me è piaciuto tantissimo, ma certamente anche al foltissimo pubblico, che ha risposto con applausi scroscianti lungo tutta la serata. (gfg)

E ora un assaggino di video e poi le foto:


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