Messico: le certezze di chi li vuole vivi
“43 studenti scomparsi, due mesi di ricerche: molti ormai credono che la parola fine, equivalga alla parola morte per uno dei casi più tragici della storia del Messico e del mondo. Molti, ma non i genitori, i loro compagni, loro non si rassegnano, sperano”. Vi invitiamo a leggere il puntuale articolo di Fiorenzo Fiorini su Pangeanews.net)
” È bruciata la porta del palazzo del governo a Città del Messico, è bruciato il parlamento dello Stato di Guerrero, sono state bruciate innumerevoli automobili sulle strade di tutto il paese e sono bruciate anche tante candele commemorative. Nessuno di questi fuochi, appiccati nelle proteste che nell’ultima settimana hanno battuto il Messico, è riuscito però a far luce sul posto in cui siano andati a finire i 43 studenti medi scomparsi nel nulla da quasi due mesi, dopo aver affrontato la polizia in una manifestazione ed essere stati consegnati a una banda di narcotrafficanti, che si crede possa averli uccisi…” Continua a leggere l’articolo completo su Pangeanews.net