JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Jazz da regalare: Brass Bang! e Live Collection

15. dicembre 2014 – 17:36No Comment
Jazz da regalare: Brass Bang! e Live Collection

Abbiamo trovato altri due bellissimi album da prendere in considerazione per le idee regalo: il primo è “Brass Bang!” di Bernstein- Fresu- Petrella- Rojas (Tuk Music – distr. Ducale); il secondo s’intitola “Live Collection“di Paolo Pellegatti (Ultrasound- distr. Ird)

BRASS BANG! Bernstein- Fresu- Petrella- Rojas

La storia è presto scritta: Fresu invita a suonare i Sex Mob di Bernstein a Berchidda per il suo festival e si innamora di quel suono e di quella atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua Cosmic Band e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che c’è finalmente in giro un vero e proprio genio che suona il trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. Davanti ad una Wienerschnitzel e ad alcune birre nasce l’idea di un qualcosa che può essere “esplosivo” anche senza l’ausilio della ritmica tradizionale. Nasce così l’idea di montare un nuovo progetto “tutti fiati”. I tre accettano con trasporto ma il manager di Fresu non è contento. “Sì, vabbé… ma un bel suono basso chi ve lo da?” Bernstein ci mette poco a rispondere: “Rojas. Who else?” E’ fatta. Una piccola-grande band di fiati con grandi solisti tra poesia, humor, ritmi travolgenti e divertimento! Esplosivi! E’ “Brass Bang!” (Tuk Music – distr. Ducale)

Steven Bernstein, tromba, slide trumpet, distortion effects, flugelhorn, voce; Paolo Fresu, tromba, flugelhorn, cornetta, pocket trumpet , multieffects; Gianluca Petrella, trombone; Marcus Rojas, tuba, voce, percussioni.

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The Jazz Masters

Paolo Pellegatti, live collection (Ultrasound – distr.IRD)

Un cammino costellato da splendidi incontri e fortunate collaborazioni. Questo album è parte della storia di un musicista italiano che dopo aver partecipato a costruire il mito del “Capolinea”  – uno storico locale sul Naviglio Grande di Milano dove si suonava musica jazz dal vivo  e che nei suoi oltre trent’anni di attività  si fece conoscere in tutto il globo – girando in tour ovunque ha incontrato artisti che la storia l’hanno creata: History – makers; un termine che raramente, come in questo caso, appartiene a questi assoluti protagonisti della musica, momenti diversi, partendo dal lontano 1978 con Eddie “Lockjaw” Davis e Harry “Sweet” Edison, i musicisti della big band di Count Basie. Poi Art Farmer, Pepper Adams nei primi anni ’80, Sal Nistico, Carl Anderson, John Surman, Steve Lacy nella seconda parte dello stesso decennio e Steve Grossman, il tutto condito dai grandi testimonial del Jazz Europeo: Massimo Urbani, Enrico Rava, ed il nuovo, che più nuovo non è: Fabrizio Bosso, Antonio Farao’, che dire? Questo album vuole essere un documento che offre sonorità live con quei tipici sapori che oggi si usano definire stranamente “vinile-vintage”. In alcuni momenti vi sembrerà di sentire la puntina del vecchio giradischi ed è ciò che si voleva.

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