America Latina … in rassegna (25 gennaio 2015)
In questo numero di news latinoamericane si parla di Bolivia, Cile, Isola di Pasqua,Venezuela, Colombia e Guiane (Guiana, Guiana Francese e Suriname).
Bolivia/Evo Morales, presidente della Bolivia da dieci anni, ha iniziato il suo terzo mandato presidenziale e per dare un segno di novità ha cambiato 13 de sui 21 ministri. Alla nuova squadra ministeriale ha raccomandato di “saper ascoltare la gente”, assumersi maggiori responsabilità “senza lavarsene le mani”. Otto dei suoi ministri precedenti sono stati riconfermati.
Cile/ Visita privata di Sebastián Piñera in Venezuela. Il governo cileno ha chiarito che la visita di Piñera è di carattere privato, mentre il Presidente venezuelano Maduro ha sollevato dubbi e critiche. Le preoccupazioni nascono dal fatto che l’ex-presidente cileno parteciperà a un evento politico organizzato da dirigenti oppositori del governo di Maduro assieme agli ex-presidenti Andrés Pastrana (Colombia) e Felipe Calderón (México). Maduro ha sostenuto che gli ex mandatari appoggiano un “gruppo terrorista di estrema destra finanziato dal narcotraffico colombiano, dall’estrema destra statunitense …che non riconosce il mio governo legittimo e stanno tentando un golpe”.
Cile/Isola di Pasqua, nessun mistero. Rapa Nui, o isola di Pasqua (che dal 1888 fa parte del Cile) è per tutti terra di misteri, dall’origine de dei moai, le gigantesche statue di pietra erette lungo la costa alla tesi sul tracollo ambientale. (Sette|Latinos. Di Rocco Cotroneo, 23.01.2015)
Cile/ Si riapre l’inchiesta sulla fine di Pablo Neruda. Omicidio o morte naturale? La salma del poeta era stata riesumata nel 2013 e le analisi avevano dato esito negativo. Ma c’è chi non crede alla morte per cancro dodici giorni dopo il colpo di stato che portò al potere Augusto Pinochet.
Colombia/ Bellezze in bikini troppo piccole: miss dai 6 ai 12 anni. Un concorso di bellezza per bambine ha scatenato pesanti polemiche in Colombia. Miss Tanguita è alla sua terza edizione e organizzatori e il sindaco di Barbosa insistono che è tutto regolare “molto pulito e tranquillo”. (sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 23.01.2015)
Guiane/ Foresta troppo “dorata”. La corsa dei minatori ha distrutto, dal 2007 a oggi, 1.300 km quadrati di verde. La distruzione della foresta, in quattro aree del Sudamerica (tre Guiane: Guiana,Guiana Francese e Suriname) è provocata dalla corsa illegale all’oro.