America Latina… in rassegna (14 febbraio 2015)
In questa puntata della nostra rassegna “latinoamericana” si parla di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Haiti, Messico, Uruguay.
Messico/Non rispondono all’appello. Il 26 settembre nello stato messicano di Guerrero, 43 studenti sono scomparsi dopo essere stati fermati dalla polizia. La ricostruzione di una giornata che ha cambiato per sempre il paese. (in copertina , Internazionale, 13 febbraio 2015- questo settimanale dedica oltre alla copertina vari servizi alla vicenda dei 43 messicani)
Messico/ Il governo deve fare chiarezza (L’opinione, da El Pais)
Messico/ Colpiti al cuore. Il sequestro e l’uccisione degli studenti di Ayotzinapa ha risvegliatao la coscienza di molti messicani (Internazionale, 13 febbraio 2015, Diego Enrique Osorno)
Haiti/ Il 9 febbraio decine di persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati a Port au Prince durante una manifestazione per chiedere una riduzione del prezzo della benzina.
Cuba. Il 9 febbraio l’azienda statunitense Netflix ha inaugurato il suo servizio di video in streaming. Gli ostacoli principali sono il prezzo elevato e la scarsa diffusione di internet sull’isola. (Internazionale, 17 gennaio 2015)
Brasile/C’è un Di Pietro a Curitiba. Sergio Moro indaga sulla corruzione e sfiorai vertici del Paese. Ispirandosi all’Italia. Ha mandato in galera in galera i manager delle principali imprese di costruzione provocato un terremoto alla Petrobras… (Sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 13.05.2015)
Uruguay/Il governo Mujica accoglie i rifugiati siriani, ma dice no alle violenze domestiche. Negli ultimi anni l’Uruguay si è distinto come Paese generoso e aperto ai rifugiati …ma (Sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 13.05.2015)
Cile/Cani randagi, sì alla “caccia” se sono in branco e in città.Nelle città cilene grandi e piccole è abbastanza comune vedere un gran numero di cani randagi, soprattutto di notte e in branco. Soltanto a Santiago ce ne sarebbero almeno 500mila. Due anni fa un disegno di legge …che ne permetteva la caccia (e quindi l’uccisione)… (Sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 13.05.2015)
Argentina/ L’Argentina si divide sul caso Nisman. Nel paese si stanno diffondendo teorie di ogni tipo sulla morte del magistrato che indagava sull’attentato del 1994 in un centro ebraico a Buenos Aires. (Internazionale, 13 febbraio 2015)
Brasile/ Petrobras si rinnova. Il 6 febbraio Aldemir BEndine, dal 2009 alla guida del Banco do Brasile è stato nominato presidente dell’azienda petrolifera statale brasiliana Petrobras. Assume la sua carica proprio quando l’azienda attraversa una delle peggiori crisi della sua storia. Tutto questo avviene dopo una scandalo di corruzione che ha colpito la compagnia.
Colombia/ Un personaggio chiave. “Maria del Pilar Hurtado, l’ex direttrice del Departamento administrativo de seguridad (DAS, l’intelligence colombiana) è il personaggio chiave del più grande scandalo di spionaggio del paese”… intercettazioni illegali contro giornalisti, attivisti per i diritti umani, magistrati e politici dell’opposizione. Se condannata la Hurtado oltre a rischiare molti anni di carcere potrebbe trascinare con sé l’ex presidente Alvaro Uribe (Internazionale, 13 febbraio 2015)
Bolivia/Il gran teatro di Evo Morales: sarà Re fino al 2020. In sella al successo di questo decennio, il presidente indio della Bolivia si avvia verso un futuro incerto. A fianco di Morales, il vicepresidente Alvaro Garcia Linera, l’uomo bianco, l’intellettuale ombra di Evo e autore del pensiero politico del capo di Stato. “Andremo avanti con la nostra idea di socialismo” promette a pugno alzato l’ex sindacalista della foglia di coca. (Il Venerdì, 13 febbraio 2015, Matias Marini)
Brasile/ E’ già tempo di Carnevale. Torna a Rio de Janeiro il Carnevale più grande del mondo, a cui ogni anno,per circa giorni, partecipano circa due milioni di persone. (Il Venerdì, 13 febbraio 2015)
Cuba/ Coca Cola e Big Mac. “Potremmo produrre Coca Cola a Cuba. Stiamo facendo fare una pausa al nostro socialismo, ma non vi rinunceremo”. Parole del figlio del lider maximo Alex Castro che annunciano l’apertura dell’isola ad alcuni simboli del capitalismo americano. (Il Venerdì, 13 febbraio 2015)