Ferrara in Jazz: Chris Potter
Tra Stoccolma e Londra, Amsterdam e Parigi, il tour europeo del Chris Potter Underground Quartet fa tappa a Ferrara. Venerdì 20 febbraio, il sassofonista e compositore statunitense – definito da Down Beat “uno degli artisti più studiati (e copiati) del pianeta” – presenta al Torrione “Imaginary Cities”, secondo album realizzato per l’etichetta ECM. Completano la formazione Adam Rogers alla chitarra, Fima Ephron al basso elettrico e Nate Smith alla batteria.
Tra Stoccolma e Londra, Amsterdam e Parigi il tour europeo del Chris Potter Underground Quartet fa tappa a Ferrara. Venerdì 20 febbraio (ore 21.30) il sassofonista e compositore statunitense – definito da Down Beat “uno degli artisti più studiati (e copiati) del pianeta” – presenta al Torrione “Imaginary Cities”.
Considerato dalla critica come l’opera più significativa dell’attività artistica del bandleader, “Imaginary Cities” – registrato agli Avatar Studio di New York nel dicembre 2013 – è il secondo album, dopo “The Sirens”, realizzato per l’etichetta ECM.
La composizione che dà titolo all’album orchestra una corposa suite suddivisa in quattro movimenti dai quali, complici forse gli stessi sottotitoli (“Compassion”, “Dualities”, “Disintegration” e “Rebuilding”), si evince la variegata fattura che abbina la dimensione jazzistica a quella classica del primo ‘900, raffinatissimo compendio delle esperienze fin qui condotte da Potter compositore e leader.
Ma i percorsi sonori sempre cangianti, che alternano vibrante energia ad atmosfere poeticamente suadenti, sapori etnici a dissonanti astrattismi in cui l’improvvisazione incede incalzante, coinvolgono ogni membro del gruppo caratterizzando altresì gli altri brani che completano l’album.
Su ognuno di essi plana virtuoso il sax di Potter, come se esplorasse paesaggi urbani interiori e intavolasse conversazioni con i talentuosi abitanti degli stessi, i cui nomi e cognomi rispondono ad Adam Rogers alla chitarra e Fima Ephron al basso elettrico che, alimentati dal drumming propulsivo di Nate Smith, contribuiscono ad un’avventura ambiziosa che travolge l’ascoltatore catapultandolo nel vortice di una costante tensione creativa.
Cicagoano, classe 1971, Chris Potter si avvicina al sassofono all’età di dieci anni per poi esibirsi in pubblico solamente tre anni dopo. A diciotto si trasferisce a New York dove, mentre perfeziona gli studi, si impone velocemente sulla scena jazzistica al fianco di Red Roney. Con quindici album all’attivo come leader, oltre cento album in qualità di sideman di lusso e svariate nomine a prestigiosi Awards, Potter vanta collaborazioni con artisti del calibro di Herbie Hancock, Dave Holland, John Scofield, Jim Hall, Paul Motian, Dave Douglas e molti altri.
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