America Latina … in rassegna (5 marzo 2015)
In questa puntata di news latinoamericane si parla personaggi e fatti accaduti in Argentina, Brasile, Colombia, Cuba, Giamaica, Messico, Guyana Francese, Suriname, Uruguay e Venezuela.
Uruguay/ Adesso tocca a Tabaré Vàzquez. Bagno di folla per l’ex tupamaro Pepe Mujica che termina il mandato presidenziale…. Istantanee da una Montevideo…raccontano un passaggio di governo che è anche un passaggio di stile. (Nadia Angelucci, il manifesto, 3 marzo 2015)
Uruguay/Mujica: l’Uruguay saluta il suo «presidente povero». Il passato nella lotta armata, il carcere, la presidenza in campagna, la moglie che lo chiama «vecchio», il cane a tre zampe, i successi e i fallimenti di un personaggio mondiale: ieri è finita la presidenza di José Mujica in Uruguay e con lui, se ne va uno stile inimitabile per fare politica (Filippo Fiorini, Pangeanews.net, 2 marzo 2015)
Venezuela/Le parti s’invertono: Maduro sanziona gli Usa. Incendiato municipio a Portuguesa. Il presidente Nicolas Maduro reagisce alle minacce del governo Usa che ha promesso “di torcere il braccio” a Caracas per invertire il passo del socialismo bolivariano. (Geraldina Colotti, Il manifesto, 3 marzo 2015)
Argentina/L’inchiesta sulla presidenta. Caso Nisman, salva la Kirchner. La presidenta argentina Cristina Fernandez de Kirchner è salva. Un giudice ha stabilito che “non vi sono prove” che abbia tentato di “insabbiare” la “pista iraniana” nell’inchiesta sull’attentato antiebraico del 1994 come sosteneva il procuratore Nisman, morto in circostanze misteriose.
Argentina/In piazza per Nisman. Il 18 febbraio centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Buenos Aires e in altre città del paese per chiedere al governo di fare giustizia sulla morte del magistrato Alberto Nisman, trovato senza vita nel suo appartamento il 18 gennaio. (Internazionale, n.1091)
Brasile/Svolta sul caso Battisti.” Deve essere espulso”. I legali: faremo ricorso. Un giudice federale chiede l’annullamento del diritto di soggiorno. Possibili destinazioni: Francia o Messico. La battaglia per l’estradizione. (D. Mastrogiacomo, La Repubblica, 4 marzo 2015)
Brasile/ La sfida al governo brasiliano. Un giudice:”Battisti va espulso”. Si riapre il dibattito sull’estradizione dell’ex terrorista. I legali: faremo ricorso (R. Cotroneo, Corriere della Sera, 5 marzo 2015)
Colombia/ L’ultima lacrima. Mentre il governo di Bogotà e le Farc (Forze armate rivoluzionare della Colombia) negoziano a Cuba la fine della guerra civile, i colombiani provano a costruire la pace giorno dopo giorno. Curando le profonde ferite psicologiche. (Internazionale, n.1091)
Stati Uniti/Messico. Messicani indignati. Per diversi giorni qualche centinaia di persone sono scese in strada a Pasco (stato di Washington) per chiedere giustizia per Antonio Zambrano-Montes, un immigrato messicano ucciso dalla polizia il 10 febbraio. Nel video dell’uccisione riprese da un passante si vede che Zambrano era disarmato.(Internazionale, n.1091)
Colombia. Il 20 febbraio la corte costituzionale ha riconosciuto il diritto di adozione per le coppie omosessuali se il bambino è figlio biologico di uno dei due.
Giamaica. Il 24 febbraio il parlamento ha depenalizzato il possesso di piccole quantità di marijuana per uso personale e ha dato il via libera all’utilizzo della pianta per fini terapeutici.
Venezuela/ Ucciso uno studente. “Il 24 febbraio Kluiverth Roa, 14 anni, è morto durante gli scontri tra manifestanti e polizia San Cristóbal, nello stato di Táchira, in una protesta contro il governo per l’aggravarsi della crisi economica”, scrive El Nacional. Il governo di Maduro ha promesso che sarà aperta un’indagine sull’accaduto. (Internazionale, n.1091)
Cuba/Addio a Natalia Revuelta. Cuba dice addio a Naty, musa della rivoluzione. E’ morta a 89 anni l’amante di Fidel Castro, considerata la donna più bella dell’isola. Con il líder máximo ebbe una figlia, Alina, fiera oppositrice del padre. Il capo dei “barbudos” lasciò la moglie per lei. E con Natalia Revuelta Clews fondò il “Movimento 26 luglio”. Nonostante la loro storia d’amore fosse terminata rimase per sempre fedele al suo presidente (Omero Ciai, La Repubblica, 3 marzo 2015)
Messico/Fine del regno della Tuta: arrestato in Messico il professore dei narcos. È stato il boss che ha portato la mafia messicana oltre la frontiera del denaro. Fu professore e contadino, ma era troppo poco per le sue ambizioni e decise di diventare il numero uno: La Tuta, El Profe, o semplicemente Servando Gomez è stato arrestato in una villetta anonima, senza fare resistenza (Filippo Fiorini,Pangenews.net, 4 marzo 2015)
Sudamerica/Viaggi. Lungo il fiume Maroni. Cinque giorni su una piroga a navigare il corso d’acqua che segna il confine tra Guyana francese e Suriname. Foreste, villaggi e musica creola (Internazionale, 27 febbraio 2015)