Argentina: le «radici teologiche» di papa Francesco
Per la prima volta in lingua italiana è disponibile un testo per conoscere le «radici teologiche» di papa Francesco. Esce in questi giorni in libreria Introduzione alla teologia del popolo. Profilo teologico e spirituale di Rafael Tello (Editrice Missionaria Italiana, in libreria da questa settimana) di Enrique Ciro Bianchi, teologo argentino.
Il testo si presenta come un saggio su Rafael Tello, uno dei nomi fondamentali della teologia del popolo (o teologia della pastorale popolare), la proposta di riflessione sul cristianesimo vissuto dai popoli in America Latina, una visione che ha molto segnato il pensiero e l’azione di Jorge Mario Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires. Fu infatti Bergoglio a «riabilitare» Tello, che in precedenza era stato addirittura sospeso a divinis e privato dell’insegnamento da uno dei vescovi predecessori di Bergoglio. Lo stesso Francesco ha definito Tello «un dono dello Spirito Santo alla Chiesa».
Il pensiero di Tello, qui tracciato da Enrique Bianchi, si presenta come un’interpretazione di come i popoli latinoamericani hanno ricevuto e rielaborato il cristianesimo. Tello identifica tre diverse culture che si intersecano nella vita dei popoli del Sudamerica: la cultura popolare, quella moderna e quella ecclesiale. Solo nella prima – la cultura popolare – Tello considera possibile un’autentica esperienza cristiana, poiché la cultura moderna è troppo segnata da spinte anticristiane, in quanto è «secolarista, elitista e individualista». Si noti l’affinità di tale posizione con i discorsi e le annotazioni di papa Francesco. Quella ecclesiale del resto è una cultura imbevuta di pensiero umanistico e troppo affine a quella moderna, quindi incapace di incidervi in maniera positiva.
Di seguito forniamo alcune informazioni biografiche per conoscere meglio Rafael Tello.
Rafael Adolfo Tello nasce a La Plata il 7 agosto 1917. Nel 1918 la famiglia si trasferisce a Buenos Aires, città dove Tello frequenta la facoltà di Legge. Si laurea nel 1944, a 27 anni, ottenendo il titolo di avvocato. In quel periodo collabora con la gioventù di Azione Cattolica nella chiesa di Santa Elena. Entra nel seminario dell’arcidiocesi di Buenos Aires nel 1945 e viene ordinato sacerdote il 23 settembre 1950. Nel 1953 è nominato Assistente della Gioventù dell’Azione Cattolica e si trasferisce in un pensionato per giovani universitari. Nel 1958 è designato professore della facoltà di Teologia di Buenos Aires. Dal 1966 al 1973 svolge il ruolo di esperto della Coepal (Commissione episcopale per la pastorale). Nel 1969, in seguito a un incidente stradale, scopre di avere un cancro all’intestino. Due anni dopo viene operato e gli viene praticata una colostomia che manterrà per tutta la vita.
In quel periodo assiste i sacerdoti del Movimiento de sacerdotes para el Tercer mundo, e interviene nel nuovo orientamento assunto dal santuario di San Cayetano de Liniers.
Nel 1975 ispira il primo Pellegrinaggio giovanile a Luján e, negli stessi anni, incoraggia il Movimiento Juvenil Evangelizador e diviene consigliere di varie congregazioni di religiose.
Si ritira dalla vita pubblica della Chiesa nel marzo del 1979, tuttavia mantiene i contatti con i sacerdoti interessati all’evangelizzazione dei più poveri e ispira la creazione dell’associazione privata di fedeli «Santa María Estrella de la Evangelización» (nota come la Cofradía de la Virgen), l’Associazione Negrito Manuel e la Fondazione Saracho. Dal 1984 fino a poco prima di morire tiene riunioni settimanali – conosciute come la escuelita – a casa sua con sacerdoti amici, per parlare di vari temi relativi alla pastorale popolare. Nel settembre 2001 si trasferisce a Luján con l’intenzione di morire accanto alla Madonna, desiderio che si realizza il 19 aprile 2002.
L’AUTORE. Enrique Ciro Bianchi (1970) è prete della diocesi di San Nicolás de los Arroyos, in Argentina. Ha ottenuto la licenza in teologia all’Università Cattolica d’Argentina sotto la guida di Víctor Manuel Fernández, rettore dello stesso ateneo. È membro della Società teologica argentina. Ha collaborato con il cardinal Bergoglio sul tema della pastorale popolare.