ARGENTINA libri. Maria Moreno con “El Petiso Orejudo”

L’atroce storia di Santos Godino. El Petiso Orejudo, di María Moreno (Edicola edizioni), è prova della straordinaria padronanza linguistica dell’autrice, che con spirito ludico e occhio critico riesce a orchestrare una beffarda e drammatica coreografia narrativa.

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Crossroads a Imola: JOSHUA REDMAN trio

18. aprile 2015 – 13:35No Comment
Crossroads a Imola: JOSHUA REDMAN trio

Martedì 21 aprile, ore 21:15, dopo quasi due mesi di concerti in tutta la regione, il festival itinerante Crossroads giunge a Imola per il primo di due appuntamenti del suo cartellone che si terranno nel Teatro Ebe Stignani. Primo protagonista sarà Joshua Redman, star mondiale del sax, moderno erede della grande tradizione dei tenoristi afro-americani. Assieme a lui, a costituire un trio dall’incontenibile forza dinamica, ci saranno Reuben Rogers al contrabbasso e Gregory Hutchinson alla batteria.

Crossroads tornerà poi nuovamente a Imola il 23 maggio, con Melingo, conturbante rinnovatore del tango argentino.

Il trio di Joshua Redman è la versione concentrata del suo celebre quartetto (con l’omissione del pianoforte abitualmente affidato ad Aaron Goldberg), formazione dalla lunga esperienza, in cui la telepatia sommata all’estremo virtuosismo di tutti i suoi componenti trasforma qualunque brano in una vorticosa esaltazione sonora. Che si ripassino gli standard o che si mettano sul leggio composizioni originali, l’incedere di questa formazione è sempre infuocato, come dimostrano le prove dal vivo recentemente finite su disco (Trios Live).

Joshua Redman (nato nel 1969 a Berkeley, California) iniziò a farsi notare nel mondo del jazz nei primi anni Novanta. All’epoca lo aiutò l’essere il figlio del celeberrimo sassofonista Dewey Redman. Ma prima che questo vantaggio si trasformasse in un’ombra onnipresente, Joshua sviluppò uno stile tutto suo, fortemente legato alla tradizione, con un senso infallibile per la costruzione melodica, iniziando un’inarrestabile ascesa artistica.

Il suo trampolino di lancio fu la Thelonious Monk Competition, vinta nel 1991. Da quel momento la gavetta fu breve, e presto Redman poté mostrarsi a capo di propri gruppi (tanto per farsi un’idea, la sua prima band stabile annoverava Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade, tutti destinati al successo che ora sappiamo).

Dopo numerosi dischi pubblicati per le etichette del gruppo Warner e collaborazioni con Ray Brown, Dave Brubeck, Chick Corea, Jack DeJohnette, Bill Frisell, Charlie Haden, Herbie Hancock, Milt Jackson, Elvin Jones, Quincy Jones, Pat Metheny e innumerevoli altri artisti (anche classici e rock: su tutti i Rolling Stones), oggi Redman è tra i tenorsassofonisti più ammirati del panorama internazionale. Assieme a Brad Mehldau (col quale tra l’altro collabora anche in duo), lo si può anzi considerare uno dei musicisti più rilevanti tra quelli emersi nel corso degli anni Novanta.

Informazioni:

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it

website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it

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