JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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ALESSANDRO SCALA “Groovology” feat. FLAVIO BOLTRO

2. maggio 2015 – 15:15No Comment
ALESSANDRO SCALA “Groovology”  feat. FLAVIO BOLTRO

Mercoledì 6 maggio sarà un’altra giornata a ‘ciclo continuo’ per la quarantaduesima edizione del festival Ravenna Jazz. L’appuntamento principale sarà il concerto delle ore 21:30 al Mama’s Club, per la serie “Ravenna 42° Jazz Club”. Ne sarà protagonista il quartetto “Groovology” del sassofonista Alessandro Scala, con la presenza speciale di Flavio Boltro (tromba, effetti), oltre che di Leo Corradi (Hammond) e Stefano Paolini (batteria): jazz viscerale tra bop e funk.

Ma il festival sarà poi attivo a ogni ora del giorno, con un workshop di improvvisazione tenuto da Boltro e aperto a tutti gli strumentisti (al Mama’s, ore 10-13 e 15-17) e con il concerto Aperitif delle ore 18:30 (ingresso gratuito) al Cabiria Wine Bar con il cantante e tastierista Giacomo Toni e il suo “Piano Solo con parole”.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con il patrocinio della SIAE.

Dopo il Viaggio stellare in compagnia di Fabrizio Bosso, Alessandro Scala, sassofonista ravennate classe 1968, giunge sull’isola del ritmo, la Groove Island che dà il titolo alla sua nuova produzione discografica, sempre per la Schema Records. Questa volta al suo fianco c’è un altro peso massimo della tromba, Flavio Boltro, mentre la matrice bop tanto cara a Scala si arricchisce delle sonorità felpate dell’organo e degli innesti modernisti dell’elettronica. Le due anime musicali di Scala, quella in the tradition e quella ‘sporca’ di funk e soul si trovano qui a stretto contatto.

Alessandro Scala inizia gli studi di clarinetto, e poi di sax, sin dall’infanzia. L’approccio al jazz avviene dapprima da autodidatta, quindi sotto la guida di Fabio Petretti, Bob Bonisolo, Steve Grossman. La sua enorme dedizione alla musica senza preclusioni di stile gli permette di collaborare con nomi di rilievo in vari ambiti, dal jazz alla bossa nova, il funk, il blues: Bob Moses, Marilyn Mazur, Bruno Tommaso, Jimmy Owens, Marco Tamburini, Mario Biondi, Rosalia de SouzaParticolarmente duratura è la sua collaborazione con l’hammondista lounge Sam Paglia. Come leader, Scala si presenta abitualmente alla testa di quartetti e quintetti, avendo spesso al suo fianco partner di grande livello. Queste formazioni nascono come atto d’amore verso la stagione dell’hard bop, con un repertorio che in origine era sostanzialmente ripreso da Horace Silver, Hank Mobley, Lee Morgan, Miles Davis… Successivamente Scala ha arricchito i suoi programmi musicali con brani originali di ispirazione nu jazz ma legati comunque alla tradizione.

Anche Flavio Boltro darà poi il suo contributo ai seminari di “Mister Jazz”, il giorno stesso del concerto, con un workshop di improvvisazione aperto a tutti gli strumenti dal titolo “Trumpet Therapy”.

Giacomo Toni è un’anima punk incastonata nelle vesti di un cantautore. Le storie che mette in musica saltano qua e là sui tasti del pianoforte e scivolano lentamente, come sigarette spente sull’asfalto alle cinque del mattino, come bicchieri di vino bevuti in solitudine al bancone di un bar. I suoi concerti offrono capolavori comici, ballate splendide e malinconiche: ogni canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese al jazz sperimentale. Giacomo Toni è il leader della ’900 Band: tre dischi all’attivo e diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui il premio Nuova Musica Italiana 2007 e il premio Augusto Daolio 2006 per il migliore testo. Nel giugno 2012 entra ufficialmente a far parte dell’etichetta MArteLabel e pochi mesi dopo vince il Festival Mondiale della Canzone Funebre. Il suo disco più recente, Musica per autoambulanze, lo conferma come cantautore iconoclasta, ironico, romantico e cinico al contempo.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656

e-mail: ejn@ejn.it – website: www.erjn.it

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