ARTURO SANDOVAL, immagini da Ravenna Jazz
Ravenna Jazz, 9 Maggio 2015: ARTURO SANDOVAL Sextet. Qualche nota per ricordare il concerto divertente dell’artista cubano-statunitense che si conferma la tromba più importante del latin. In questo progetto svetta su tutti, forse esagerando (ma Arturo non ha mezze misure) come trombettista, come vocalist (ahi ahi), come timbalero, pianista, tastierista, “contrabbassista”, showman. Insomma il palcoscenico è tutto suo.
A mio avviso (ma non del pubblico!) il nostro però non era in particolare stato di grazia ; forse gli anni (65) cominciano a farsi sentire, e allora ricorre ad artifizi del mestiere… comunque sia o la si pensi, le sue due trombe spesso sono riposo e Sandoval concentra tutte le energie nei sovracuti, che tanto piacciono e strappano applausi. Quanto Latin jazz si è ascoltato? Beh, non tantissimo per la verità in questa performance che guardava in più direzioni. Che dire, un buon arrangiamento di El Manisero (Peanuts Vendor, Rumba delle noccioline!) e alcuni intrecci di jazz con guaguanco, montuno, rumba, timba e, qua e là, richiami di clave. Meritevole di segnalazione, invece, l’altro virtuoso del gruppo, Marius Preda al cimbalon, strumento molto periferico per l’afrocuban jazz ma certo di grande effetto. Opinioni a parte, possiamo riconoscere di aver ascoltato della buona musica (con un omaggio a Dizzy Gillepsie, mentore e modello di Sandoval) in salsa etno. Di seguito alcuni scatti della serata al Teatro Alighieri di Ravenna. (Gfg)