Crossroads/Correggio: GIANLUCA PETRELLA 5et
Continua la ‘saga’ del miglior jazz italiano, portato al Teatro Asioli di Correggio da Crossroads: Mercoledì 27 maggio, ore 21, arriverà un nome sempre capace di sorprendere l’ascoltatore, il trombonista Gianluca Petrella. Che si presenterà con un nuovo quintetto, pronto a sedurci col suo suono ancestrale: “Cosmic Renaissance”, con Mirco Rubegni alla tromba, Francesco Ponticelli al contrabbasso, Simone Padovani alle percussioni e Federico Scettri alla batteria.
Da anni seguiamo le avventure della Cosmic Band di Gianluca Petrella, che dal 2007 a oggi, prendendo spunto dalla musica ‘interstellare’ di Sun Ra, ha percorso in lungo e in largo l’Europa, esibendosi nelle più importanti sedi del jazz continentale. Col 2015 inizia un nuovo capitolo della storia di questa formazione: l’organico viene completamente rinnovato, prendendo la foggia di un quintetto, e ribattezzato Cosmic Renaissance. Questo cambiamento permette a Petrella una maggiore flessibilità nella ricerca musicale, sulla base delle forme sonore visionarie e in perenne mutazione alle quali ci aveva abituati la Cosmic Band.
Gianluca Petrella, nato nel 1975 a Bari, appena maggiorenne vantava già collaborazioni con Roberto Ottaviano e Greg Osby. Prima del 2001, quando si aggiudica il referendum Top Jazz come “miglior nuovo talento”, la sua strada ha già incrociato anche quella di Carla Bley e Steve Coleman. Da allora le collaborazioni si sono succedute in quantità tali da essere difficilmente riassumibili e i premi sono fioccati a ciclo continuo (dal Django d’Or come “migliore talento europeo” nel 2001 al Top Jazz del 2005, questa volta come “migliore musicista dell’anno”; per non dire del referendum dei critici della rivista DownBeat, che lo vede vincitore nella categoria “artisti emergenti” nel 2006 e 2007, un traguardo mai prima d’allora raggiunto da un italiano). Tra le sue più rimarchevoli partnership spicca quella con Enrico Rava, ma ha suonato anche con Lester Bowie, Roswell Rudd, Ray Anderson, Pat Metheny, Steven Bernstein, la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen e, tra gli italiani, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Ma quel che più conta sono le formazioni man mano ideate da Petrella, che ci hanno fatto conoscere la sua visione eversiva della tradizione trombonistica: dagli Indigo 4 ai Tubolibre, il duo Soupstar con Giovanni Guidi, il quartetto Brass Bang (con Fresu, Steven Bernstein e Marcus Rojas).
Petrella è molto attivo anche al di fuori dei confini del jazz, soprattutto nell’ambito dell’elettronica. La sua più recente testimonianza in questo ambito è il disco (in vinile) 103 Ep.
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