JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Ferrara in Jazz: EUMIR DEODATO

27. novembre 2015 – 22:52No Comment
Ferrara in Jazz: EUMIR DEODATO

Sabato 28 novembre, ore 21.30, al Jazz Club Ferrara (Torrione San Giovanni) è di scena l’energia vulcanica ed il funk a briglia sciolta dell’Eumir Deodato Europa Xpress. A fianco dell’osannato tastierista brasiliano troviamo Piero Odorici ai sassofoni, Daniele Santimone alla chitarra, Pier Mingotti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria.

Produttore, arrangiatore, compositore e tastierista, Eumir Deodato (Rio De Janeiro, 1942) può vantare una carriera ai vertici del mondo della musica americana.

A soli diciassette anni suona e arrangia per Antonio Carlos Jobim, Elis Regina e Milton Nascimento, tanto da essere incluso tra i protagonisti della bossa nova.

Durante la dittatura si trasferisce nella Grande Mela (1968) dove incontra, in primis, Creed Taylor. Il celebre produttore, riconosciute le indiscutibili qualità del giovane Deodato, lo ingaggia come arrangiatore per la CTI, etichetta specializzata in cross-over, genere attraverso cui jazz e bossa si fondono risultando fruibili ai più grazie a sonorità accattivanti e originali. Contemporaneamente contribuisce ad autentiche chicche discografiche di artisti quali Wes Montgomery, George Benson, Astrud Gilberto, Paul Desmond, Frank Sinatra e Aretha Franklin.

È del 1973 “Prelude” (CTI Records), album leggendario che include la memorabile versione funk del “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss e che vede il tastierista affiancato da John Tropea, Ron Carter, Stanley Clarke e Billy Cobham con cui si aggiudica il primo Grammy Award.

Da allora, Deodato continua incrollabile a fare musica che travolge con oltre cinquecento album all’attivo di artisti tra i più diversi (dai Kool & The Gang a Böjrk), miglialia di copie vendute e un fitto bagaglio di tournée in tutto il mondo. Quando approda nel Belpaese, si avvale di jazzisti capaci di esaltare non solo il suono inconfondibile e affascinante del suo piano Fender, ma di ricreare anche quella sinergia indispensabile alla riuscita di performance indimenticabili. In occasione di questo tour lo troviamo affiancato da Piero Odorici ai sassofoni, Daniele Santimone alla chitarra, Pier Mingotti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria.

INFORMAZIONI

www.jazzclubferrara.com

jazzclub@jazzclubferrara.com

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