America Latina … in rassegna (14.01.16)
Le news latinoamericane selezionate per questo numero parlano di Haiti, Brasile, Colombia, El Salvador, Messico, Venezuela, Cile e Suriname.
Haiti/ Catastrofe elettorale. Il 3 gennaio la commissione elettorale indipendente ha annunciato che nelle elezioni presidenziali e legislative del 25 ottobre ci sono state gravi irregolarità. Il secondo turno, previsto per il 27 dicembre è stato rinviato, e ora non è ancora stato fissato quello nuovo.
Messico/L’omicidio di Gisela Mota. A giugno del 2015 Gisela Mota era stata eletta sindaca di Temixco, nello stato di Morelos…il 1 gennaio 2016 è entrata in carica… e il giorno dopo è stata assassinata nella sua abitazione da un gruppo di quattro uomini armati. Il nome di Mota è l’ultimo su una lunga lista di amministratori locali che sono stati uccisi perché si sono rifiutati di mettersi alle dipendenze della criminalità organizzata. (Internazionale, 8 gennaio 2016)
Colombia/ Il 22 dicembre il presidente Juan Manuel Santos ha firmato un decreto che legalizza l’uso della marijuana per fini terapeutici.
Venezuela/ Il 5 gennaio è stato inaugurato il nuovo parlamento controllato dall’opposizione, per la prima volta da 16 anni. Lo stesso giorno il presidente Maduro ha promulgato un decreto che toglie al parlamento il potere di nominare il presidente della banca centrale. (Internazionale, 08.01.2016)
Suriname/ Il passato rimosso. Dopo quarant’anni d’indipendenza dai Paesi Bassi, il Suriname sembra voler dimenticare il periodo in cui era una colonia. Una storia di violenza e sfruttamento regolarmente insabbiata. Il Suriname ha 540 mila abitanti, indipendente dai Paesi Bassi dal 26 novembre 1975. Al potere c’è il dittatore Dési Bouterse. (Internazionale, 8.01.2016)
Messico/Preso El Chapo il re dei narcos, leader del cartello di Sinaloa evaso a luglio 2015. L’arresto in Messico. Droni, aerei e proiettili. Così El Chapo è finito in manette. Almeno 5 morti nel blitz….ora il nodo dell’estradizione negli Usa. (Corriere della Sera, Guido Olimpio, 9.01.2016)
Messico/ La vita come un romanzo. La vita del boss Joaquin El Chapo Guzman sembra scritta da un sceneggiatore di fiction. E infatti molti hanno pensato alla sua storia, leggendo le gesta di Adan Barrera, il protagonista dell’ultimo libro di Don Winslow, Il Cartello (Einaudi editore)
Cile/Sono solo straniera ma la vita comincia ora. La separazione dal marito, la morte del cane, il Cile perduto. La confessione di Isabelle Allende. Esule dal Cile, da tempo ha il passaporto statunitense, ma continua a sentirsi straniera negli Stati Uniti. Isabel Allende dice di aver paura di Donald Trump, parla di case di riposo e di una vita nuova in tarda età. (La Repubblica, Martin Scholz)
Brasile/Agenti e tangenti nelle favelas. …a Rio de Janeiro, quattro membri del Battaglione di operazioni speciali della polizia militare ricevevano ingenti mazzette dai narcos in cambio di informazioni sui blitz nelle favelas dominate dal traffico di armi e droga. (Il Venerdì, 8.01.2016, in collaborazione con Agi)
El Salvador/ Inferno delle gang. Le gang si sono spartite il territorio. 600 mila fiancheggiatori un decimo della popolazione. La “supermano dura” del governo ha innescato una carneficina: una media di 20 morti al giorno. L’esercito ha licenza di uccidere, le ragazze che si prostituiscono sono sempre più giovani. (Il Venerdì, 8.01.2016)