America Latina … in rassegna (6.02.2016)
Le notizie sul continente latinoamericano di questa settimana parlano nello specifico di Cuba, Colombia, Brasile, Venezuela, Messico, Haiti e Bolivia.
Colombia/ Una Parada per Garcìa Màrquez. Battaglie di fiori e farina, sfilate, cortei notturni per il carnevale di Barranquilla. Diavoli, animali mitologici, uomini coperti di fango, sinuose ballerine. E poi maestosi carri, maschere dai colori sgargianti, fiori , musica e balli dalle movenze antiche, le stesse che accompagnavano secoli fa le danze degli schiavi venuti dall’Africa. Una mescolanza di tradizioni, gesti, culture che ha fatto entrare il carnevale di Barranquilla secondo per grandiosità e follia soltanto a Rio de Janeiro. (Sette| Piaceri & Saperi, viaggio, di Ilaria Simeone)
Messico/ La cattura del Chapo? Un mistero sceneggiato. Il governo messicano, quale che sia la verità, si è mostrato inefficiente o, peggio, colluso. Il boss sarà estradato in Usa? L’autore del Cartello è convinto di no. Sa troppe cose. Se lo dessero agli Usa, morirebbe in carcere. Ma potrebbe parlare di politica. (Il Venerdì, Don Winslow, 29.01.2016)
Venezuela/ Una situazione “catastrofica”. Durerà fino a marzo “lo stato di emergenza economica” dichiarato dal presidente Nicolas Maduro che, nella relazione annuale al Parlamento, ha definito la situazione “catastrofica”. (Il Venerdì, 29.01.2016)
Haiti/ Ad Haiti le elezioni sono un miraggio. Il ballottaggio delle presidenziali è stato annullato per la seconda volta. Molti cittadini sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni del capo del governo Michel Martelly. (Internazionale, 29.01.2016)
Colombia/ Sotto gli occhi del mondo. “Ogni volta che il governo della Colombia e la guerriglia delle Farc annunciano un accordo, tutti si affrettano a definirlo ‘storico’”, scrive Semana.”Tuttavia, nel caso dell’annuncio del 19 gennaio l’aggettivo è davvero pertinente: in un comunicato congiunto i negoziatori del governo e delle Farc hanno chiesto alle Nazioni Unite di creare una missione politica, della durata di dodici mesi o anche di più se necessario, per supervisionare il processo di pace in Colombia”. (Internazionale, 29.01.2016)
Bolivia/ Il decennio di Morales. Dal 22 gennaio 2006, dopo aver vinto le elezioni con più del 50 per cento dei voti, Evo Morales è presidente della Bolivia. Indigeno aymara ed ex sindacalista cocalero, Morales è stato riconfermato con un ampio margine di consensi nel 2009 e nel 2014, e resterà in carica fino al 2019. Il 21 febbraio un referendum dovrà decidere se il presidente potrà presentarsi per un altro mandato, il quarto.
Brasile/ Il 25 gennaio quaranta detenuti sono evasi da una prigione di Recife dopo che una bomba aveva distrutto un muro esterno. Alcuni giorni prima cinquantatre carcerati erano evasi da un’altra prigione della città.
Messico/ Censura criminale. Nel Tamaulipas, uno stato del Messico settentrionale, i giornalisti sono ricattati dai cartelli della droga, che decidono quali notizie pubblicare. Chi disobbedisce paga con la vita. (Internazionale, 29.01.2016)
America Latina/ la febbre di zika preoccupa le Americhe. Trasmesso dalle zanzare, il virus zika è più pericoloso di quanto si pensasse. Avrebbe fatto aumentare i casi di malformazione nei feti e di disturbi neurologici negli adulti. (The Economist, Regno Unito)
Venezuela/ La più violenta è Caracas. Sorpassa San Pedro Sula fra le città più pericolose. Quelle messicane migliorano. Dopo anni di primato incontrastato non è più San Pedro Sula, in Honduras, la città più violenta al mondo ma Caracas… Confermato il triste dominio dell’America latina sul resto del mondo: tra le cinquanta metropoli con oltre 300 mila abitanti più violente ben 41 appartengono al subcontinente. I Paesi con più città nel ranking sono Brasile (21), Venezuela (8)e Messico (5). (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 5.02.2016)
Cuba/ E Cuba aspetta Godot. L’iniziativa privata. I locali. Internet. Un anno fa Obama e Raul Castro mettevano fine a un’ostilità durata più di 50 anni. Che è successo da allora? Viaggio tra sogno e incubo. Pochi anni fa la sera c’era solo la passeggiata sul Malecòn. Ora abbiamo decine di locali. (Il Venerdì, Matteo Nucci, 5.02.2016)
Cuba/Un accordo che ha fatto epoca ma per ora non decolla. Cosa è cambiato a Cuba da un anno a questa parte, da quando Raul Castro e Barack Obama hanno annunciato che le relazioni tra Cuba e Stati Uniti sarebbero riprese dopo oltre cinquant’anni di implacabile odio? (Il Venerdì, M. Nucci, 05.12.2016)
Colombia/ Alla caccia del patrimonio perduto. Sarà la Corte costituzionale, l’istanza più alta del Paese, a decidere se la Colombia potrà chiedere indietro un patrimonio artistico di enorme valore attualmente in possesso della Spagna ed esposto a Madrid: il tesoro Quimbaya, 122 pezzi d’oro, regalato alla Corona spagnola nel 1893 dall’allora presidente colombiano Carlos Holguin. (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 05.02.2016)
Cuba/ Vacanze a casa Fidel per i lettori “radical” americani. …i viaggi dei cittadini Usa a Cuba cominciano a prendere forma con le proposte più svariate. Una è quella del settimanale The Nation, bastione della sinistra radicale, pubblicato ininterrottamente dal 1865. Il pacchetto della rivista è piuttosto salato (una settimana per quasi seimila dollari a persona). (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 05.02.2016)
Messico/ Battaglia sulle targhe. I messicani dovranno smettere di chiamare la propria capitale DF (de-efe), cioè Distretto Federale, per usare il termine già noto nel resto del mondo, e cioè Ciudad de Mexico. Una riforma amministrativa…farà cambiare tra le altre cose le targhe delle automobili, con la nuova denominazione della città. Le vecchie potranno comunque restare in uso. I messicani negli ultimi 15 anni hanno già dovuto cambiare due volte le targhe della capitale. (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 05.02.2016)
Argentina/ Un transessuale al governo. Per la prima volta una transessuale farà parte del governo argentino. La ministra per la Sicurezza Patrica Bullrich ha infatti nominato Mara Perez Reynoso responsabile di un dipartimento del suo dicastero che si occupa di diversità. (Sette| latinos di Rocco Cotroneo, 05.02.2016)
Cuba/ Il Papa e il Patriarca: Cuba ospiterà l’abbraccio storico. Venerdì prossimo all’aeroporto dell’Avana: “luogo neutro” per la prima volta tra cattolici e ortodossi. Sarà la prima volta dallo scisma del 1054 che segnò la fine dell’unità delle chiese cristiane. (La Repubblica, M. Ansaldo- N. Lombardozzi, 6.02.2016)
Bolivia/ L’Onu: contro Zika autorizzate l’aborto. Ma in America Latina dove è esploso il virus l’interruzione di gravidanza è vietata quasi ovunque (tranne Cuba e Uruguay –ndr). In Colombia prime 3 vittime, allarme anche in Bolivia. In Italia nuovi casi in Veneto e a Roma: 9 in tutto. (La Repubblica, 6.02.2016)