Ferrara in Jazz: MICHAEL BLAKE al Torrione
Sabato 27 febbraio (ore 21.30) il Jazz Club di Ferrara ospita il quartetto di uno dei protagonisti del jazz d’oltreoceano, Michael Blake. Sassofonista dal suono perfettamente centrato ed espressivo, Blake propone da sempre una musica in bilico tra tradizione e modernità. Lo fa anche in “Tiddy Boom” (Sunnyside Records, 2014), lavoro che presenterà al Torrione ….
….e che si sviluppa su traiettorie profondamente originali partendo da un omaggio a figure centrali degli anni ’30 e ’40 come Coleman Hawkins, Lester Young e Ben Webster.
Nato a Montreal e cresciuto a Vancouver, Michael Blake (classe 1964), prima di approdare al sassofono, studia violino, pianoforte e clarinetto. Inizia a suonare professionalmente a diciotto anni, eleggendo di lì a poco New York sua città d’adozione. Il giro di boa della carriera di Blake è datato 1990, quando John Lurie ne scopre il talento e lo accoglie nei suoi Lounge Lizards, dando vita ad un sodalizio che durerà fino al 2000.
“Kingdom of Champa” (Intuition, 1997) rappresenta il debutto di Blake come leader. L’album, caratterizzato da sonorità che fondono tradizione musicale vietnamita e jazz, è stato prodotto dal mitico Teo Macero e ha ottenuto fin da subito il plauso di pubblico e critica. Ad oggi, le uscite discografiche firmate da Blake hanno raggiunto la dozzina, contribuendo a plasmare la cifra stilistica e l’originalità di un’artista impostosi tra i contemporanei come uno dei sassofonisti più convincenti. Oltre ad essersi esibito in prestigiosi festival e club di tutto il mondo, Blake vanta altresì una lunga lista di importanti collaborazioni con artisti del calibro di Ben Allison, Hamid Drake, Nicole Mitchell, Kenny Werner, Greg Osby, Eric Harland, Steve Cardenas, Matt Wilson, Medeski Martin and Wood, Enrico Rava, Stefano Bollani, Jeff Ballard, Larry Grenadier, The Gil Evans Orchestra, Lonnie Smith e Nick Cave.
In qualità di insegnante, Blake tiene costantemente workshop tra Europa, Asia e Stati Uniti. Attualmente è docente presso la New York University e (dal 2009) presso la Fondazione Siena Jazz.
La sezione ritmica che affiancherà il leader nella performance di sabato è forte della freschezza di Giovanni Guidi al pianoforte, Joe Rehmer al contrabbasso e Jeremy Clemons alla batteria.
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