JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Crossroads/Modena: HUGH COLTMAN (N.K. Cole)

20. aprile 2016 – 13:01No Comment
Crossroads/Modena: HUGH COLTMAN (N.K. Cole)

Domenica 24 aprile Crossroads torna alla Tenda di Modena: alle ore 21:30 salirà sul palco il cantante inglese Hugh Coltman. Il suo “Shadows” è un progetto dedicato alle canzoni di Nat King Cole: un mito del jazz tra swing e primi fermenti boppistici, qui riletto privilegiandone il lato più inquieto e raramente esplorato assieme a una band che comprende Thomas Naim (chitarra), Paul Lay (pianoforte), Fabien Marcoz (contrabbasso) e Raphael Chassin (batteria).

Il vocalist britannico Hugh Coltman viene dal mondo del rock. Nel 1991 fondò gli Hoax, band blues-rock con la quale si esibì sino alla fine del decennio. Nonostante il successo commerciale, sciolse il gruppo e si stabilì a Parigi, ripartendo praticamente da zero. Negli anni successivi realizzò due album, di stampo decisamente pop, ridando quota alla sua carriera. Ma intanto era entrato a piccoli passi anche nel mondo del jazz: il pianista Eric Legnini lo aveva infatti coinvolto sia dal vivo che in studio di registrazione. Fu proprio questa esperienza a dargli la confidenza necessaria per dedicarsi all’attuale progetto incentrato sulle canzoni di Nat King Cole.

Coltman ha cercato una via insolita all’interno di questo battutissimo repertorio, mettendo in evidenza il lato più in ombra di Cole. Al di là della facciata melodica, sentimentale, accattivante di tante canzoni di Nat, il cantante inglese ha selezionato i brani in cui la tensione del blues fa emergere il senso di disagio e oppressione che caratterizzava il ‘dietro le quinte’ della vita di Cole e degli altri musicisti di colore, in un’epoca ancora ampiamente segnata dal razzismo.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,

e-mail: ejn@ejn.it, website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it

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