Ravenna Jazz: AVISHAI COHEN TRIO, 5 maggio
Ravenna Jazz 2016 per dieci giorni esplorerà il jazz nelle sue più varie espressioni stilistiche, dalle evoluzioni funky a quelle latine, dalle incursioni rock-blues agli affondi nella grande tradizione afro-americana, con una particolare attenzione per il canto. Il Teatro Alighieri ospiterà il primo big del cartellone festivaliero: giovedì 5 maggio (alle ore 21) il contrabbassista israeliano Avishai Cohen darà prova della sua conturbante sovrapposizione di linguaggi musicali assieme al suo trio (con Omri Mor al pianoforte e Daniel Dor alla batteria). Alle 18:30, Aperitifs con il brasiliano Rogerio Tavares.
Al via anche i concerti Aperitifs, a ingresso gratuito, che si terranno ogni pomeriggio alle ore 18:30 nei locali del centro cittadino. Il primo sarà ospitato da Leonardi Dolciumi 1957, dove si esibirà il cantante e chitarrista brasiliano Rogerio Tavares.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con la partecipazione della SIAE.
Protagonista di un concerto da standing ovation a Crossroads 2015, Avishai Cohen torna in regione pronto a stupire nuovamente.
Nato nel 1970 in Israele in una famiglia dai forti interessi musicali, Avishai Cohen viene avviato agli studi di pianoforte all’età di nove anni. Quando ne ha quattordici, la sua famiglia si trasferisce a St. Louis, nel Missouri. L’arrivo negli Stati Uniti coincide con l’inizio della passione per il basso, dapprima quello elettrico, stimolata dall’ascolto di Jaco Pastorius. Avishai ritorna però in Israele dove prosegue gli studi e svolge il servizio militare: è solo dopo di questo che decide di trasferirsi a New York. Vi arriva nel 1992 e deve affrontare una vita dura per mantenersi. Inizia però presto a suonare con Ravi Coltrane, Wynton Marsalis, Joshua Redman, Paquito D’Rivera, Roy Hargrove, Danilo Perez, finché, nel 1997, la sua fortuna cambia radicalmente quando Chick Corea lo coinvolge nel suo trio e nel gruppo Origin. Cohen viene catapultato nei piani alti del jazz, posizione da cui continua ad affinare la sua tecnica strumentale e compositiva.
Corea permette a Cohen di esordire anche come leader, producendogli con la sua etichetta discografica una serie di album a partire da Adama (1998). È chiaro sin da subito che guidare i propri gruppi permette a Cohen di dare libero sfogo non solo alle sue doti solistiche ma specialmente a quelle compositive, mentre nella sua musica emergono influssi latini e mediterranei. Da allora la sua carriera è proseguita con una fitta produzione discografica da leader, sospinta anche dalla creazione di una propria etichetta, la Razdaz Recordz.
Da alcuni anni Cohen si è stabilito nuovamente in Israele: gli elementi mediorientali e gli influssi della musica ebraica si intrecciano ora ancor più saldamente alla matrice jazzistica afro-americana. Il trio è la perfetta incarnazione di questo ritorno alle origini di Cohen, come dimostra il suo più recente lavoro discografico: From Darkness (2015).
Rogerio Tavares, originario del nord-est del Brasile, inizia a suonare la chitarra molto presto, per accompagnare il padre cantante. La sua formazione avviene sia come autodidatta che presso il conservatorio di Natal, mentre i suoni della sua terra permeano definitivamente il suo stile. Trasferitosi stabilmente in Italia dagli anni Novanta, ha pubblicato il primo disco da leader nel 2004 (Galope), seguito nel 2008 da Round per la Philology. Collabora con Lucio Ferrara, Roberto Taufic, Roberto Rossi, Giancarlo Bianchetti, Silvia Donati…
Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: ejn@ejn.it