Crossroads/Correggio: LANZONI & ALLULLI Trio
Sabato 4 giugno, ore 21, con due concerti al Teatro Asioli di Correggio, giunge al termine l’edizione 2016 del festival itinerante Crossroads. A suonare le ultime note di quella che è stata l’edizione più lunga nella storia della kermesse jazzistica emiliano-romagnola (ben 99 giorni) ci saranno il pianista Alessandro Lanzoni, che aprirà la serata con una performance in solo, e a seguire il M.A.T. Trio del sassofonista Marcello Allulli, con Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria.
L’assegnazione del Top Jazz 2013 come miglior nuovo talento dell’anno ha definitivamente consacrato Alessandro Lanzoni tra le giovani leve del jazz italiano. Ma il musicista fiorentino, classe 1992, è stato sin dall’adolescenza un piccolo prodigio del pianoforte: se ne sono accorti anche all’estero, visto che ha strappato gli elogi di un decano della critica jazz come Ira Gitler e che nel 2010 a Parigi si è aggiudicato il concorso internazionale “Martial Solal” come “Best Young Soloist”. Guardano al di là dei confini italiani anche le sue collaborazioni (Lee Konitz, Ralph Alessi, Aldo Romano, Kurt Rosenwinkel, Aaron Goldberg), mentre nel panorama nazionale lo si è ascoltato assieme a Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Renato Sellani, Francesco Cafiso… Dai suoi promettenti inizi, quando nel 2006 vinse il concorso “Massimo Urbani”, Alessandro ha fatto parecchia strada, documentata da una serie di registrazioni discografiche prima per l’etichetta Philology e ora per la CAM Jazz.
Diplomatosi al Berklee College of Music di Boston, dove ha studiato con Hal Crook, Jerry Bergonzi e Bill Pierce, Marcello Allulli ha suonato in una varietà di contesti: dal quartetto giapponese di Kazumi Ikenaga alle big band di Kenny Wheeler, di Mario Raja e dell’Università di Boston, oltre che con Tony Scott, John Ramsay, David Binney, Michel Godard…
Negli ultimi tempi Allulli è tornato alla ribalta della scena jazzistica italiana grazie al suo trio, talvolta (sia dal vivo che su disco) con l’aggiunta di Fabrizio Bosso. Caratteristica saliente di questa formazione è la natura melodica del materiale musicale, sia nei temi che nell’improvvisazione. Il repertorio abbraccia una varietà di stili che vanno dal neo-bop alla melodia mediterranea, dall’avanguardia al funk e la musica folklorica. L’omogeneità del risultato è garantita dalle composizioni quasi totalmente originali, nonché dal grande affiatamento tra i musicisti.
Informazioni
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