Ravenna Jazz: Anthony Strong
In attesa del concerto conclusivo al Teatro Alighieri (sabato 14 maggio con Michel Camilo), la kermesse jazzistica ravennate va in scena con un ultimo appuntamento della sezione “Ravenna 43° Jazz Club”: venerdì 13 maggio, ore 21.30 al Teatro Socjale di Piangipane con il cantante-pianista britannico Anthony Strong. Il suo “On a Clear Day” è un gioioso cortocircuito tra le canzoni jazz ‘di una volta’ e la fragrante modernità degli arrangiamenti, eseguiti assieme ad Alam Nathoo (sax tenore), Spencer Brown (contrabbasso) e Dave Ohm (batteria).
Il cantautorato iconoclasta del pianista e vocalist Giacomo Toni terrà banco al Cabiria wine bar dalle ore 18:30 (ingresso gratuito) per l’immancabile concerto Aperitif pomeridiano.
L’inglese Anthony Strong (nato a Croydon nel 1984) ha studiato pianoforte classico alla Royal Academy of Music e pianoforte jazz alla Guildhall School of Music di Londra mentre parallelamente già veniva chiamato a suonare da gente come Michael Bolton e Kyle Eastwood, iniziando ad apparire con frequenza sulle reti televisive inglesi. Ha fatto anche pratica di musical nel West End londinese, nel ruolo di Jerry Lee Lewis in Million Dollar Quartet. Rod Stewart, che da campione del rock inglese è pur sempre un grande estimatore di jazz, per questo ruolo lo ha personalmente complimentato con un pittoresco “Fucking amazing!”. Fu proprio questa esperienza teatrale a far prendere alla sua carriera, partita dai più prestigiosi studi classici, l’indirizzo che ora sappiamo.
Da alcuni anni Strong ha una sua band, tutta made in England, con la quale ha iniziato a farsi sentire anche sul continente. Il suo primo album, Guaranteed! (2009), consisteva prevalentemente di canzoni originali e fu ampiamente sostenuto dalle radio britanniche. Il secondo disco, l’EP Delovely, segna invece il passaggio agli standard, mentre col terzo album (Stepping Out, 2013) Strong inizia la conquista di nuovi territori: già star in patria, diventa un beniamino anche del pubblico francese.
On a Clear Day (2015) è il suo più recente lavoro: le canzoni sono quelle di una volta, e come tali immancabilmente affascinanti, tra standard, Stevie Wonder e i tesori della Motown, ma la veste ritmica è di una modernità fresca e coinvolgente. Lo swing si trasforma in un dinamico ritmo urbano dalla contagiosa energia.
Giacomo Toni è un’anima punk incastonata nelle vesti di un cantautore. Le storie che mette in musica saltano qua e là sui tasti del pianoforte e scivolano lentamente, come sigarette spente sull’asfalto alle cinque del mattino, come bicchieri di vino bevuti in solitudine al bancone di un bar. I suoi concerti offrono capolavori comici, ballate splendide e malinconiche: ogni canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese al jazz sperimentale. Giacomo Toni è il leader della ’900 Band: tre dischi all’attivo e diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui il premio Nuova Musica Italiana 2007 e il premio Augusto Daolio 2006 per il miglior testo. Nel giugno 2012 entra ufficialmente a far parte dell’etichetta MArteLabel e pochi mesi dopo vince il Festival Mondiale della Canzone Funebre. Il suo disco più recente, Musica per autoambulanze, lo conferma come cantautore iconoclasta, ironico, romantico e cinico al contempo.
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