JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Ravenna Jazz: Blues Burdèl

9. maggio 2016 – 20:00No Comment
Ravenna Jazz: Blues Burdèl

Giovedì 12 maggio, ore 21.30 Ravenna Jazz 2016 torna al Mama’s Club con una proposta musicale insolita, fuori dagli schemi, ‘trasgressiva’, nell’ambito dei concerti “Ravenna 43° Jazz Club”: il gruppo vocale Blues Burdèl armonizzerà in chiave jazz le cante romagnole tradizionali. Protagonisti di questa audace e stimolante trasformazione sono Catia Gori (soprano), Marisa Naldi (contralto), Alessandro Maltoni (tenore) e Francesco Maltoni (basso).

Jazz e Sud America, ballate e una spolverata di blues si ascolteranno nel concerto Aperitif pomeridiano con il chitarrista e cantante Federico Codicè: alla Vineria Nuova (ore 18:30, ingresso gratuito).

Blues Burdèl è un quartetto vocale ad ca’ nostra , decisamente audace e originale nell’orientamento stilistico: propone infatti un repertorio di canzoni romagnole, tradizionali e non. Ma le ‘cante’ romagnole, coi loro ritmi popolari, sono ambiziosamente virate con le sonorità tipiche del blues e le armonie polifoniche della musica jazz. Lo spettacolo, intriso di leggerezza e ironia, è poi inframmezzato da curiosità e racconti, riflessioni e aneddoti legati alla terra di Romagna.

Sulla base di arrangiamenti appositamente elaborati dal Maestro Giuseppe Zanca, i Blues Burdèl si presentano come una sorta di trait d’union vocale fra stili e mondi musicali almeno in apparenza assai distanti. Ma, pur sottoposti a un sapiente stravolgimento ritmico-armonico, i brani conservano tutto il sapore delle forme della tradizione romagnola. L’impasto timbrico vocale, dunque, per rispettare la cultura da cui si origina, è dato da un soprân (Catia Gori), un cuntrëlt (Marisa Naldi), un tenòr (Alessandro Maltoni) e un bàs (Francesco Maltoni), tutti forti di precedenti esperienze nel campo della musica corale.

Il solo di Federico Codicè è “Variopinto” come una tavola sulla quale il chitarrista e cantante bolognese (classe 1975) dispone come fossero colori le memorie degli anni passati a suonare blues, jazz, musica brasiliana, ballate. Un mosaico di brani estemporanei in cui fanno capolino anche matrici africane.

Diplomato al conservatorio di Adria, Codicè ha approfondito lo studio della chitarra jazz e del repertorio sudamericano con John Abercrombie, Toninho Horta, Guinga. Ha collaborato come musicista di scena con l’attore Paolo Villaggio nello spettacolo teatrale La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca (2011-13).

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656

e-mail: ejn@ejn.it

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