JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Ravenna Jazz chiude in Latin con MICHEL CAMILO

11. maggio 2016 – 17:17No Comment
Ravenna Jazz chiude in Latin con MICHEL CAMILO

Sabato 14 maggio, ore 21, Teatro Alighieri, Ravenna Jazz 2016 cala il sipario in chiave latin: si esibirà in un recital in solitudine il fenomenale pianista dominicano Michel Camilo. Un finale di festival assieme a uno dei grandi maestri del jazz latino e della scuola pianistica caraibica. Da non perdere, soprattutto per i cultori dell’appassionante mondo della musica jazz latina.

Ci sarà ancora un’ultima occasione anche per gli Aperitifs pomeridiani: alla Pasticceria Ferrari (ore 18:30, ingresso gratuito) con l’ottimo chitarrista e cantante Giorgio ‘Mr. Blue’ Cavalli: un variegato repertorio di canzoni tutte tinte di blues.

Nato a Santo Domingo nel 1954, Michel Camilo impara lo strumento seguendo studi classici: a sedici anni si esibisce già con l’orchestra sinfonica nazionale del suo paese. Si trasferisce a New York nel 1979 per proseguire gli studi. La sua carriera concertistica, nonché lo spostamento verso il jazz e la musica latina, prendono forma nei primi anni Ottanta. L’occasione propizia gli fu offerta da Tito Puente, che lo chiamò per una imprevista indisponibilità del suo pianista ufficiale. Bastò quell’occasione, al festival jazz di Montreal: a sentirlo, tra il pubblico, c’era Paquito D’Rivera, che non se lo lasciò sfuggire e lo ingaggiò per la sua band. Camilo vi rimase per quattro anni, durante i quali si delineò man mano anche la sua attività come leader.

Nel 1985 Camilo pubblica il suo album d’esordio: pur essendo ai primi passi è già un solista sensazionale, tanto da venire ingaggiato per esibirsi alla Carnegie Hall. Il grande salto sulla scena internazionale arriva comunque pochi anni dopo, con l’enorme successo del disco Michel Camilo (1988). Negli anni a seguire incide per la Columbia, la Blue Note, la Verve e soprattutto per la Telarc.

Dotato di una tecnica abbagliante (il movimento delle sue dita e dei polsi è di una tale velocità da necessitare una visione alla moviola) Camilo ha collaborato con le più grandi star della musica latina (Airto Moreira, Mongo Santamaría, Chucho Valdés), del jazz (Dizzy Gillespie, Jaco Pastorius, Michael Brecker, Wynton Marsalis, Herbie Hancock, Gary Burton) e del crossover (George Benson, Manhattan Transfer).

In “Non solo blues”, il chitarrista e cantante Giorgio Cavalli (Bologna, 1952) alterna sul leggio una serie di brani originali e arrangiamenti per chitarra provenienti da diversi stili musicali (jazz, soul, etno, country, pop) ma tutti ripensati in chiave blues ed eseguiti con la tecnica del fingerpicking. Ne fuoriesce una sorta di riepilogo dell’intensa carriera di ‘Mr. Blue’ (sorta di alter ego di Cavalli, ispirato alla figura tipica del minstrel degli anni Trenta), durante la quale ha collaborato, tra gli altri, con Andy Forrest, James Thompson, Kenneth Jackson, Vinicio Capossela, l’attore Paolo Rossi.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656

e-mail: ejn@ejn.it

foto: G.F.Grilli

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