Haiti: Afro-Haitian Experimental Orchestra
Sappiamo pochissimo di ciò che succede nel piccolo stato caraibico di Haiti, uno dei paesi più poveri delle Americhe e dell’intero Pianeta. E tanto meno in campo musicale. Così quando ci arriva qualche notizia di quella realtà è un dovere parlarne. E’ il caso della pubblicazione da parte della Glitterbeat Records dell’album Afro-Haitian Experimental Orchestra, un progetto che ruota attorno alla figura del batterista nigeriano Tony Allen, uno dei padri dell’afrobeat. (+ video)
Per presentarvi questo lavoro che non abbiamo ascoltato ci affidiamo ad alcune parti della recensione pubblicata nel blog “thegreatmixtape.wordpress.com”:
“Tutto è cominciato dall’idea di invitare Tony Allen, leggendario batterista e pioniere dell’Afrobeat, ad Haiti per un concerto con musicisti locali. Avendo accettato con entusiasmo, il maestro Allen si è ritrovato sull’isola con i migliori esponenti della scena haitiana, provenienti da alcune band di spicco come Racine Mapou de Azor, RAM (del cantante, ballerino, sciamano voodoo ed etnomusicologo Erol Josué), Yizra’El Band e Lakou Mizik (del percussionista Sanba Zao).
L’intera orchestra ha avuto soltanto cinque giorni per mettere insieme e provare lo spettacolo da portare alla Festa della Musica di Port-au-Prince, ma il talento dei musicisti e le loro reciproche affinità hanno creato qualcosa di magico e potente. Le sessioni sono state registrate dal chitarrista Mark Mullholland e, attraverso lui, sono arrivate alle orecchie di Chris Eckman, musicista, produttore e fondatore dell’etichetta Glitterbeat Records”, che ha realizzato l’album Afro-Haitian Experimental Orchestra. “Le otto tracce definitive svelano le profonde radici comuni tra Africa occidentale e Haiti, che si mescolano con sonorità più recenti o di altra provenienza”.
Per leggere la recensione completa clicca QUI