America Latina … in rassegna (21.09)
Le notizie latinoamericane selezionate dalla stampa nazionale questa settimana parlano di Mauricio Funes, ex presidente de El Salvador, del primo grande scandalo dell’era Macri in Argentina, di Playa del Amor in Messico e del Brasile in subbuglio per la rimozione di Dilma Rousseff. Inoltre della galera a cinque pallavolisti cubani per strupro di gruppo in Finlandia.
El Salvador/ Il capo dello Stato fuggito beccato in un supermercato.
E’ fuggito in Nicaragua, dove ha ottenuto asilo politico, l’ex presidente di El Salvador, Mauricio Funes, accusato di corruzione nel suo Paese. Il politico è stato riconosciuto in un supermercato di Managua a metà agosto, ma disse all’epoca che si trovava in Nicaragua per ragioni di lavoro. Funes guidò El Salvador dal 2009 al 2014 e la sua elezione venne salutata con grandi speranze…era la prima volta che la sinistra moderata erede del Frente Farabundo Martì arrivava alla presidenza. (Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 16.09.2016)
Argentina/ Lo scandalo delle dogane.
Il presidente destituisce il capo dei porti e ammette: “Sta venendo fuori di tutto”. Il primo grande scandalo dell’era Macri in Argentina nasce nel cuore di una delle più grandi istituzioni della capitale, la dogana del porto….attorno ai moli sul Rio de la Plata si concentrano potere e intrighi dai primi anni dell’indipendenza. (Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 16.09.2016)
Messico/ La spiaggia è troppo virale: chiusa al pubblico.
A causa di immagini mozzafiato diventate virali in rete e al conseguente arrivo di migliaia di turisti, il Messico ha deciso di chiudere temporaneamente una spiaggia in attesa che si svolgano le procedure per la sua protezione ambientale e si passi al numero chiuso. La Playa del Amor è una meraviglia della natura della penisola di Baja California …e ci si può arrivare soltanto nuotando per 150 metri in una caverna. Solo 116 visitatori al giorno, in gruppi di 15 persone. (Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 16.09.2016)
Brasile/ America Latina in subbuglio per Dilma.
Intenso movimento di diplomatici in America Latina dove, secondo il quotidiano argentino La Nacion, Venezuela, Ecuador e Perù non hanno approvato la rimozione di Dilma Rousseff e hanno richiamato gli ambasciatori in Brasile “per consultazioni” al momento del giuramento di Michel Temer. In risposta, Brasilia ha richiamato i suoi rappresentanti. (Il Venerdì, 16.09.2016)