America Latina … in rassegna (28.09)
Le notizie latinoamericane selezionate dalla stampa nazionale per questo numero parlano di Colombia, Panama, Brasile, Cuba, Venezuela e Cile.
Colombia/ La Woodstock della guerriglia colombiana. L’ultimo appuntamento della guerriglia colombiana, prima della firma di un accordo di pace con il governo di Bogotà che metterà fine ad oltre mezzo secolo di guerra civile, s’è trasformato in una piccola Woodstock. Un festival con i guerriglieri che giocano a pallone, ascoltano musica, bancarelle con prodotti alimentari, souvenir rivoluzionari e ristoranti. Così la X Conferenza delle Farc è diventata una festa della pace, dove 200 delegati discutono, a porte chiuse, del nome con cui battezzare il nuovo partito politico che nascerà dallo scioglimento dei gruppi armati. (La Repubblica –Omero Ciai, 22.09.2016)
Panama/ E dopo sei anni l’intesa con Panama va verso il via libera. La ratifica della Convenzione tra Italia e Panama sullo scambio di informazioni bancarie e fiscali – strumento per indagare sui fondi neri e… – sta per fare un decisivo passo in avanti. L’accordo per lo scambio dei dati fiscali fu siglato nel 2010, poi sparito dall’agenda. (La Repubblica, Liana Milella, 22.09.2016)
Colombia/ Firma dell’accordo con le Farc. A Cartagena l’accordo che porrà fine a 52 anni di ostilità con il più grande gruppo armato dell’America Latina, le Farc. L’intesa, celebrata da un murales a Bogotà, dovrà essere approvata via referendum il 2 ottobre. I guerriglieri saranno reintegrati nella vita civile. (Il Venerdì, 23.09.2016)
Brasile/ Il mio Brasile in mano agli aguzzini. La denuncia di Luiz Eduardo Soares, antropologo, scrittore e attivista dei diritti umani. Che, mentre esce il suo libro, ci racconta come ha vinto la corruzione. E perché Dilma Rousseff non ha avuto scampo. Nero su bianco, Soares ha scritto un libro deputato all’arduo compito: Rio de Janeiro. La furia e la danza (edito da Feltrinelli). L’autore cerca di smontare i cliché che imprigionano, come una camicia di forza, Rio de Janeiro e di conseguenza il Brasile, di cui Rio è sintesi e bandiera. (Il Venerdì, 23.09.2016)
Cuba/ Rolling Stones, rivoluzione a Cuba. “Così abbiamo riscritto la storia”. Oggi nei cinema il concerto all’Avana: “ Un sogno diventato realtà. Ci è voluto un anno per preparare questo live… Anche il governo Usa ci ha dato un mano”, parola di Mick Jagger. I Rolling Stones riescono lì dove i governi falliscono. “Havana Moon”, è il film sullo sbarco della band inglese sull’Isla Grande. Cronistoria di un evento epocale sciorinando cifre faraoniche: 58 camion, 21 giorni di allestimento, 500 tonnellate di attrezzature, 1,2 milioni di fan. Tutto vero, tranne le stime della marea umana, che all’occhio sembrava più vicina ai 250 mila spettatori. (QN Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, – Andrea Spinelli, 23.09.2016)
Brasile/ Per il “Progetto Crescita” spazio ai colossi privati. Comincia a delinearsi la nuova politica economica del Brasile dopo l’allontanamento definitivo di Dilma Rousseff dalla presidenza. Il governo Temer ha lanciato un piano da vari miliardi di dollari per raccogliere fondi attraverso la cessione di aree petrolifere e concessioni ai privati nei settori dell’energia e delle infrastrutture. (Sette| Latinos di Rocco Cotroneo, 23.09.2016)
Venezuela/ A rischio sospensione. Ultimatum del Mercosur: Caracas provi la democrazia o sarà blocco dei commerci. Il Venezuela chavista ha tempo fino a dicembre per dimostrare di essere ancora una democrazia, poi sarà sospeso dal Mercosur, l’accordo commerciale del Sudamerica. Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, gli altri quattro membri del blocco, hanno deciso di dare un secco ultimatum al governo di Nicolas Maduro, che scadrà il prossimo 1 dicembre. (Sette|Latinos di Rocco Cotroneo, 23.09.2016)
Cile/ Il deserto cileno e Rapa Nui fanno dimenticare la Patagonia nei viaggi “alternativi”. Dicono sia merito dei tramonti, delle stelle e delle sculture megalitiche dell’Isola di Pasqua (vero paradiso, anche fiscale). Ma anche per la riscoperta della cultura andina. Culla di modernità. Fu l’olandese Jakob Roggeveen ad approdare a Rapa Nui, ribattezzandola Isola di Pasqua, scoperta nel 1722. Fu un altro olandese, negli anni Sessanta, a convincere il governo del Cile (a suon di milioni) ad aprire questa rotta al turismo, meta ambita per via delle sculture megalitiche monumentali dei Moai (Sette| Francesca Pini, 23.09.2016)
Cuba/Una matita per un sogno. In viaggio a Cuba chiedendo ai bimbi di disegnare i colori del mondo. “Davamo appuntamento ai bambini che si presentavano accompagnati da un genitore, regalavamo fogli di carta e colori. Una sola richiesta: disegnateci un vostro sogno. Il progetto artistico a Cuba è promosso da Agnese Gallo e dal fidanzato Francesco. (Corriere della Sera, Elisabetta Soglio, 25.09.2016)