America Latina… in rassegna (19.10)
Le notizie latinoamericane di questa settimana mettono in risalto le Donne Leader del mondo tra cui quelle del continente Sudamericano, dall’Argentina a Trinidad Tobago. Poi si fa cenno alla Bolivia, Brasile, Cile e Cuba.
Brasile/Débacle della Sinistra. Il Partito dei Lavoratori al tracollo dopo gli scandali di Rousseff e Lula. La prima prova elettorale dopo la fine della presidenza Dilma Rousseff è stata un disastro per il Pt, per anni il maggior schieramento di sinistra in America del Sud. Delle 644 cariche di primo cittadino che aveva conquistato quattro anni fa ne sono rimaste appena 200. Nessun sindaco confermato nelle roccaforti operaie. Il Pt è ormai al decimo posto tra i partiti, un salto all’indietro di due decenni. L’operazione Lava Jato (Mani Pulite brasiliana) che ha incastrato alcuni ministri del governo Pt ha influito moltissimo su questa sconfitta.(Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 14.10.2016)
Bolivia/ Quel sopravissuto crea turismo. Il curioso legame tra Israele e la Bolivia, grazie al quale da anni migliaia di turisti arrivano nel Paese andino, riceverà un ulteriore stimolo grazie ad un film, Jungle, attualmente in fase di montaggio, basato sul libro dell’israeliano Yossi Ghinsberg, che negli anni Ottanta riuscì a sopravvivere per tre settimane nella foresta amazzonica boliviana, dopo un incidente su un fiume. Il protagonista del film è l’inglese Daniel Radcliffe, l’attore interprete di Harry Potter. (Sette| Latinos, Rocco Cotroneo, 14.10.2016)
Cile/ Michelle Bachelet. Il Cile è cambiato. Donne leader nel mondo. Figlia di un militare contrario al golpe del 1973 e morto in carcere, lei stessa arrestata e torturata dal regime di Pinochet, cambia la storia del Cile e del Sudamerica con la vittoria elettorale del 2006. Vince nuovamente la presidenza per il mandato iniziato nel 2014. (Corriere della Sera, 19.10.2016)
America latina/ Donne leader nel mondo. Le donne che hanno ricoperto cariche come Presidente o Premier nel continente Sudamericano sono Isabel Peron (Argentina), Michelle Bachelet (Cile), Portia Simpson Miller (Giamaica), Claudette Werleigh (Haiti), Violeta Barrios Torres de Chamorro (Nicaragua), Janet Rosenberg Jagan (Guyana), Beatriz Merino (Perù), Cristina Kirchner (Argentina), Mireya Elisa Moscoso Rodriguez (Panama), Laura Chinchilla (Costa Rica), Dilma Rousseff (Brasile), Kamla Persad Bissessar (Trinidad & Tobago). (Corriere della Sera, 19.10.2016)
Cile/ Il Poeta e il Dittatore. “Il mio Neruda è un cocktail di sogni”. Il regista cileno Pablo Larrain racconta il suo film prima accolto in modo controverso in patria, poi candidato all’Oscar. “L’ho scoperto a scuola ma l’ho capito solo dopo”. Il sommo poeta comunista raccontato dal talentuoso regista figlio dell’oligarchia di Pinochet. Il film è ambientato nel 1948, quando il senatore Pablo Neruda denuncia pubblicamente il governo connivente con gli Stati Uniti. Il Golpe del 1973 è lontano. Pablo Neruda pseudonimo di Ricaro Eliecer Neftali Reyes Basoalto, poeta, diplomatico e politico cileno, Nobel per la letteratura nel 1971 (La Repubblica, Arianna Finos, 12.10.2016)
Cuba/La ribellione letteraria del nipote di Che Guevara. E’ dolente e arrabbiato questo libro di Canek Sanchez Guevara – nipote del Che- scomparso a Città del Messico nel 2015 a soli 39 anni. …il suo rifiuto del regime di Castro era la sua bandiera: figlio di Hildita con cui visse a Milano e a Barcellona fino al ritorno in patria nel 1986. Fu espulso da Cuba nel 1996. Iniziò prestissimo a vestirsi da punk e suonare in una band heavy metal, una giovinezza cubana e una profonda delusione per quella che chiamava dittatura, descritta in un libro “Il disco rotto, 33 rivoluzioni” (Edizioni e/o). (La Repubblica, Susanna Nirenstein, 16.10.2016)