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L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Bologna Jazz Festival: 27 ottobre, il via

5. ottobre 2016 – 22:22No Comment
Bologna Jazz Festival: 27 ottobre, il via

L’undicesima edizione del Bologna Jazz Festival si svolgerà non solo sotto le Due Torri ma arriverà con una serie di concerti anche a Ferrara e Castelfranco Emilia. La rassegna prenderà il via giovedì 27 ottobre e si concluderà il 20 novembre dopo decine di concerti, proiezioni di film, mostre, progetti didattici, masterclass e presentazione di libri. In cartellone anche protagonisti del latin jazz, da Cuba al Brasile.

Alla conferenza stampa coordinata dall’Assessore alla Cultura  del Comune di Bologna, Bruna Gambarelli, sono intervenuti tra gli altri Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Federico Mutti, Presidente dell’Associazione Bologna in Musica – BJF e Francesco Bettini, direttore artistico che ha illustrato con dovizia di particolari i protagonisti e le novità del festival.

Incroci di jazz puro, musica contemporanea e suoni dalla forte connotazione geografica (latina, africana) daranno un tono di creativa sperimentazione a questa edizione, che si terrà dal 27 ottobre al 20 novembre.

Il BJF2016 si svolgerà nel segno di grandi esclusive concertistiche, con un gruppo ‘trasgressivo’ e di culto come il Kronos Quartet, Steve Coleman col vasto organico orchestrale Council of Balance, Paolo Fresu con Uri Caine e il Quartetto Alborada: saranno tutti in data unica per l’Italia. Impossibile ascoltarli altrove.

Anche la grande tradizione jazzistica sarà vista da una prospettiva che ne coglie in pieno il movimento verso l’attualità, con due band all stars come il quartetto Aziza (ovvero Dave Holland, Chris Potter, Lionel Loueke ed Eric Harland, nella foto a sinistra) e i Cookers (con, tra gli altri, Billy Harper, George Cables, Cecil McBee, Billy Hart).

Tra gli altri artisti in cartellone ci saranno il travolgente e magistrale trombettista Randy Brecker, che flirterà con le sonorità brasiliane del suo gruppo Balaio; nomi storici del jazz afroamericano come il pianista Barry Harris (in trio) e il contrabbassista Buster Williams (in quartetto); la squisita chitarra di Julian Lage; il quintetto del trombettista Jeremy Pelt; il trio del trombonista Samuel Blaser; il fervore brasiliano degli Azymuth e quello cubano di Horacio “El Negro” Hernandez (foto a destra) con i suoi Italuba; il pianismo modernista di Myra Melford. In rappresentanza del jazz italiano arriveranno Daniele di Bonaventura e Giovanni Guidi; la band Frontal del pianista Simone Graziano, che accoglie nella sua front line il sax di Dave Binney; il duetto tutto percussivo con Pasquale Mirra e Hamid Drake; il trio di Matteo Bortone e il Trio Bobo (con Faso e Christian Meyer delle Storie Tese).

Oltre a toccare i principali teatri bolognesi (Teatro Auditorium Manzoni, Teatro Duse, Unipol Auditorium), il BJF 2016 sarà diffuso a largo raggio sul territorio cittadino: i più celebri jazz club (Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè e Barazzo Live) e altre location ospiteranno i numerosi live, il progetto didattico, le master class e gli altri eventi che formeranno il vasto programma del festival. Immancabile la trasferta del festival a Ferrara, dove anche quest’anno il Torrione Jazz Club accoglierà diverse serate musicali, mentre è una novità lo spostamento per una serata al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia.

Un altro artista coinvolto nel BJF 2016, in collaborazione con BilBOlBul e Cheap on Board, è il pittore e illustratore Gianluigi Toccafondo, al quale è stata affidata la creazione di numerose opere originali per l’immagine visiva del festival: lavori che verranno esposti in una mostra oltre che vere e proprie opere d’arte per l’affissione stradale. Toccafondo sarà anche protagonista del prologo del festival: alcuni suoi cortometraggi d’animazione saranno sonorizzati dal vivo dal collettivo afro-jazz C’mon Tigre (27 ottobre al Teatro Antoniano, in collaborazione con Il Covo e BPM Concerti).

Due importanti momenti didattici e formativi faranno da apertura e chiusura del BJF. La HERA Masterclass del pianista Barry Harris sarà aperta ai praticanti di qualunque strumento oltre che ai cantanti e si terrà presso la Cantina Bentivoglio tutti i giorni dal 30 ottobre al 3 novembre, con lezioni mattutine e pomeridiane seguite, nelle sere dal 31 ottobre al 2 novembre, da esibizioni live degli allievi sotto la guida di Harris.

Il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, che giunge alla quarta edizione, è invece realizzato ad hoc per il dipartimento jazz del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Tra i vari docenti del lungo e articolato percorso formativo spicca la figura di Steve Coleman. Il saggio in forma di concerto degli allievi (diretti da Fabrizio Puglisi e Piero Bittolo Bon), oltre all’esibizione della Big Band del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna diretta da Michele Corcella su musiche tratte da West Side Story di Leonard Bernstein, costituiranno il momento culminante dell’attività didattica, nonché la giornata finale del Bologna Jazz Festival 2016 (il 20 novembre all’Oratorio di San Filippo Neri, con un doppio appuntamento pomeridiano e serale). In apertura del concerto serale verrà poi consegnato il Premio “Massimo Mutti”, consistente in due borse di studio per i corsi internazionali di perfezionamento estivi 2017 realizzati dalla Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.

5 ottobre 2016

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