CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Ferrara in Jazz: JULIAN LAGE Trio

16. novembre 2016 – 16:25No Comment
Ferrara in Jazz: JULIAN LAGE Trio

Venerdì 18 novembre,ore 21.30, Jazz Club Ferrara, a firmare l’ultimo appuntamento 2016 in collaborazione con Bologna Jazz Festival è il trio guidato dal giovane e talentuoso chitarrista californiano Julian Lage che presenterà “Arclight”, suo ultimo lavoro discografico. Al suo fianco Jorge Roeder al contrabbasso ed Eric Doob alla batteria.

Non ancora trentenne, ma già con vent’anni di attività professionale alle spalle, Lage ha accumulato un bagaglio tecnico strumentale di assoluta eccellenza, riconosciuto da numerose nomination al Grammy e sfoggiato a fianco di artisti quali Gary Burton, Jim Hall, Fred Hersch e Christian McBride. Nei suoi lavori discografici più recenti si è cimentato in solo e in duo con Nels Cline – progetto presentato lo scorso febbraio al Torrione – prediligendo la chitarra acustica. Ora avremo il piacere di ascoltarlo in trio, in veste elettrica, sul repertorio dell’ultimo apprezzato album “Arclight” (Mark Avenue Records, 2016).

La curiosità lo ha spinto a riconsiderare la chitarra elettrica, in particolar modo la Fender Telecaster, che <<È stata protagonista della scena musicale per più di sessant’anni>> spiega Lage <<ed è ancora ben presente. “Arclight” racconta del mio amore per essa>>. Un amore che risale all’infanzia poiché, all’età di quattro anni, suo padre gli aveva costruito una chitarra di compensato ricalcando quella utilizzata da Bruce Springsteen. Lage ha suonato quella chitarra per un anno intero fino all’acquisto di una vera. Anche la sezione ritmica di “Arclight” lo riporta ai suoni, ai gruppi musicali e ai concerti che lo hanno ispirato in adolescenza e questo viaggio à rebours è ben esemplificato dall’interpretazione di brani come “Nocturne” di Spike Hughes o “Harlem Blues” di W.C. Handy inclusi nell’album. Gli originali che lo completano, invece, <<celebrano un altro periodo da cui sono ossessionato>> confessa il chitarrista <<quello del quartetto americano di Keith Jarrett>>.

INFORMAZIONI

www.jazzclubferrara.com

jazzclub@jazzclubferrara.com

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