Obama chiude in bellezza con Cuba
Finalmente un’azione concretamente positiva, non solo di facciata come le precedenti, di Obama prima di lasciare il potere a Trump. Parola di Giancarlo Guglielmi, emiliano romagnolo trapiantato all’Avana da alcuni anni, che mensilmente ci trasmette le sue persolanissime opinioni su cosa accade nell’isola caraibica e dintorni. E poiché noi siamo per la libertà di espressione, di tutti, sottoponiamo queste notizie e impressioni di Guglielmi alla vostra attenzione. Naturalmente sono graditi eventuali commenti.
Finalmente un’azione concretamente positiva, non solo di facciata come le precedenti, di Obama prima di lasciare il potere a Trump. Ha firmato l’accordo tra il suo governo e quello cubano che abolisce le misure statunitensi incentivanti l’emigrazione clandestina cubana verso le coste a stelle e strisce. La prima misura riguardava l’emigrazione illegale ed era conosciuta come la legge dei “pies secos o pies mojados”, ossia: chi veniva preso già a terra (piedi asciutti) era accolto e assistito con un sussidio, anche se ridotto poco tempo fa, a soli sei mesi; chi invece veniva preso in mare, (piedi bagnati) era riportato a Cuba. Questa possibilita’ di ricevere dollari gratis faceva sognare molti avventurosi cubani che si mettevano a costruire zattere o barchette improvvisate, spesso fatte di polistirolo, per vedere di arrivare dall’altra parte delle 90 miglia dello stretto della Florida. Qualcuno ce l’ha fatta, ma essendo il porticciolo di Cojimar (quello famoso di Hemingway e a due passi da dove vivo io e a pochi chilometri dalla capitale) quello dove vengono riportate le malandate barchette ritrovate in mare aperto, e poi smantellate, ho potuto vederne parecchie. Coi miei due figli a volte ci fermavamo a vedere il lavoro degli smantellatori, cosi come quando ci fermiamo a vedere la lavorazione degli squali pescati dalla cooperativa pescatori. E forse si tratta degli stessi squali che si erano cibati di quegli insensati e sfortunatissimi naviganti. Ultimamente c’era stato un improvviso incremento di questi trabiccoli lanciati in mare, e adesso possiamo capire perche’: a quanto pare si era sparsa la voce che stava per finire la pacchia. Ora anche coi “piedi asciutti” li rimandono indietro. Perlomeno questo e’ l’accordo sottoscritto.
L’altra misura abolita, denominata “Parole ai professionisti cubani”, riguarda la scandolosa offerta ai medici cubani andati a curare nei Paesi piu’ poveri del mondo di coprirli di dollari se abbandonavano la missione ed emigravano negli USA. Promossa da Bush nel 2006, la ritengo un’iniziativa odiosa perchè non si trattava solo di rubare medici a Cuba, ma anche di lasciare senza cure quei poveri disgraziati che stavano curando. E poi sempre a parlare di Diritti Umani, ma per cortesia… Per fortuna che sono stati davvero pochini i medici ad accettare l’invito. Come ha detto Correa, Presidente dell’Ecuador, prendendo la parola ai funerali di Fidel: “con l’embargo imperialista imposto a Cuba, nessun altro Paese latinoamericano avrebbe resistito più di qualche anno; con la direzione di Fidel, Cuba ha resistito piu’ di mezzo secolo, diventando un esempio per tutti noi”.
Naturalmente il governo cubano ne chiedeva l’abolizione da sempre. Dato che l’incentivo del “piede asciutto” provocava morti in mare, e anche gli altri governi centroamericanimì, a partire dal Messico ne chiedevano l’abolizione, Barack Obama ieri ne ha firmato l’abolizione immediata.
Nell’accordo vengono poi riconfermati i 20 mila visti annuali di entrata negli Usa, gia’ contrattati con Clinton; in cambio Cuba deve riprendersi i cittadini cubani condannati negli Usa. L’aereo che mensilmente riportava i carcerati nell’Isla ora e’ diventato settimanale, ma Cuba no fa una piega, li riceve tutti.
Che fara’ Trump? Forse il multimilionario ha lo sguardo rivolto a mercati piu’ importanti e non si occupera’ di quei quattro gatti cubani.
Cosi le cose da queste parti, e che ognuno tragga le proprie conclusioni.
Giancarlo Guglielmi
(L’Avana)